Airoh e il sogno di Martina Locatelli: ricreare l’effetto Valentino Rossi

Cresciuta sin da piccola nall'azienda fondata da papà Antonio, l'attuale COO ne racconta la filosofia a Sportal.it.

Un obiettivo chiaro, che parte da un riferimento importante: Airoh, azienda italiana che fornisce caschi a motociclisti di successo di diverse categorie, punta forte non solo sulla qualità del lavoro svolto in azienda, ma anche su rendere sempre più forte un’immagine legata all’italianità del prodotto. A confermarlo, nell’intervista rilasciata in esclusiva a Sportal.it all’interno della sede di Airoh ad Almenno San Salvatore (Bergamo), è Martina Locatelli, Chief Operating Officer dell’azienda fondata da papà Antonio.

“Il mio è stato un ingresso graduale – racconta -. L’azienda è nata nel 1997 mentre io sono nata nel 1993, si può dire quasi che siamo coetanee: di sicuro è stata da sempre un prolungamento di casa, io e mia sorella ci siamo cresciute e, con il tempo, abbiamo capito che poteva essere parte integrante della nostra vita”.

“Mio padre ha avuto un’intuizione, ma per portarla avanti ha dovuto essere esigente e lo è ancora oggi – prosegue Martina Locatelli -. Questo è un aspetto importante, che ci spinge a fare sempre meglio, a fare qualcosa di più per riuscire ad avvicinarsi alla perfezione. L’orgoglio di essere italiani in un mercato internazionale è tanto: una delle sfide è certamente quella di mantenere vive le proprie radici”.

La filosofia di Airoh, secondo la COO dell’azienda, non è quella di “sedurre” piloti già affermati, ma quella di crescere assieme a loro: “Per fare un esempio – spiega – abbiamo avuto la fortuna di incontrare Antonio Cairoli ben prima che diventasse un campione. Un esempio attuale è quello di David Alonso, che seguiamo da anni e che anno dopo anno si sta affermando in pista, con il successo nel Mondiale Moto3 e il passaggio quest’anno in Moto2. La nostra volontà è quella di far sì che Airoh e David Alonso diventino un po’ come Valentino Rossi e AGV: l’ambizione è quella di rendere ancora più forti, di pari passo, l’immagine dell’azienda e quella del pilota.

TG MOTORI

Articoli correlati