MotoGp, Livio Suppo confessa più di un rimpianto

Le parole di Livio Suppo

L’addio alla MotoGp del team Suzuki ha lasciato più di un rammarico a Livio Suppo, ex team manager della scuderia giapponese.

In una recente intervista a GPone.com il dirigente italiano ha dapprima dichiarato: “Non poteva esserci modo migliore per lasciare questo paddock. In realtà il mio sogno sarebbe stato quello di fare doppietta a Valencia; abbiamo fatto primo e sesto, ma non possiamo lamentarci. Vincere due delle ultime tre gare, sapendo che stavamo per ritirarci, credo sia qualcosa di unico. Prima di tutto, perché è raro che un costruttore così competitivo decida di ritirarsi; in secondo luogo, perché anche sapendo che la moto era veloce e che i piloti e la squadra erano al passo con i tempi, non è stato facile mantenere la motivazione e la concentrazione per raggiungere il risultato di fine stagione che Álex ha ottenuto”.

Quindi ha confessato più di un rimpianto per l’abbandono del team nipponico dalla MotoGp: “Il gruppo di persone che compongono Suzuki è un ottimo mix, con un’incredibile empatia, e l’ho visto di persona. Quando sono arrivato in Qatar, mi hanno fatto sentire subito a casa. Non li ringrazierò mai abbastanza, perché è stata un’esperienza breve, più breve del previsto, ma assolutamente fantastica. Avevamo ancora molto da inventare. Non abbiamo creato un team satellite come avrei voluto fare, mi sarebbe piaciuto creare una squadra anche in Moto2 per far crescere i piloti. C’erano molte cose da fare. Abbiamo dovuto convincere i giapponesi a lavorare di più sull’aerodinamica e mi sarebbe piaciuto sviluppare in collaborazione con Dallara, che ho avuto l’onore di conoscere. Avevo molte idee che avrei voluto provare a realizzare”.

“Alcune delle moto finiranno in un museo di qualche tipo, le altre saranno distrutte, come i pezzi e tutto il resto. Tutti i produttori giapponesi lo fanno, per motivi fiscali, altrimenti rimarrebbero beni su cui pagare le tasse. Poiché non sarà più utilizzabile, hanno sempre fatto la scelta di distruggere tutto” ha concluso Suppo sul destino delle moto Suzuki.

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