MotoGp, in arrivo la rivoluzione: “Niente tabù”

Il presidente della Fim, Jorge Viegas, in un’intervista a Motorsport ha spiegato le strategie della Federazione per salvare il Motomondiale, travolto dall’emergenza Coronavirus che ha costretto lo stop dei primi quattro appuntamenti della MotoGp: “Non voglio drammatizzare ulteriormente. Non sono un virologo; non spetta a me dire cosa può o cosa accadrà in futuro. Presiedo una Federazione sportiva, che gestisce anche altre attività motociclistiche. Il nostro obiettivo è essere in grado di proseguire tutte le nostre attività”.

“Seguiremo sempre le indicazioni dei governi e dell’Organizzazione mondiale della sanità. Riconosciamo che la diffusione della malattia deve essere fermata. Purtroppo, ora esiste uno stato di panico generale. E il peggior pericolo è questo: isteria collettiva”.

I calendari cambieranno radicalmente: “Si correrà anche in inverno se necessario. Se diversi altri eventi saranno annullati e se dovremo riprendere a correre molto più tardi, faremo il possibile per mantenere dei campionati degni di questo nome. Se è necessario, andremo fino a gennaio 2021. Per noi, non è un tabù”.

La priorità non sarà data alla MotoGp rispetto a Superbike o Motocross: “Le cose non sono in conflitto tra i nostri diversi campionati, che rappresentano la grande diversità del nostro sport. In tutte le attività umane, le gerarchie sono create dal pubblico, questo è anche il nostro caso”.

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