Ducati, Jack Miller fa una confessione su Marco Simoncelli

Il centauro australiano: “Quando morì ero in 125 e avevo 16 anni, mi ricordo delle scene…”.

Il centauro della Ducati Jack Miller ha ricordato il maledetto Gp di Sepang del 2011, quando morì Marco Simoncelli: “Ricordo che avevo solo 16 anni quando Marco Simoncelli ebbe l’incidente mortale a Sepang. Quello era il mio terzo Gran Premio nella classe 125cc: fu tragico e tremendo. Quel giorno non se ne andrà mai dalla mia testa”, sono le parole riportate da Mowmag.

“Ricordo, ad esempio, come gli spettatori lanciavano bottiglie vuote ai meccanici ai box perché la gara della MotoGP non riprendeva dopo che era stata interrotta. Scene come questa non si dimenticano”.

L’australiano ha spiegato amareggiato come la situazione non sia cambiata in 10 anni: “Guarda Dean Berta Vinales. È nato nel 2006, non molto tempo fa… E’ caduto ed è morto. Uno dei giovani piloti coinvolti nell’incidente nella gara della Supersport 300 a Jerez è l’australiano Harry Khouri, che è a pezzi.  Alcuni smetteranno di competere per questo, ma non credo che sia giusto. Tutti sanno che questi rischi esistono e che possono verificarsi tragedie come questa. Ma non vuoi nemmeno pensarci, nessuno vuole affrontarlo: il pericolo non può essere eliminato”.

Ma può essere ridotto: “Si possono migliorare le condizioni di sicurezza, si possono fare gare più sicure. Abbiamo discussioni sulla Moto3, ma anche nel Mondiale Supersport 300 queste moto sono molto veloci e ci sono troppi piloti in gara. Sono stanco di tutti questi minuti di silenzio. Piangiamo ragazzi così giovani, questo non può continuare”.

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