Filippo Ganna svela un retroscena sul suo bronzo Mondiale

Le parole del verbanese al termine di una stagione da ricordare.

Alla fine parlano i risultati: il 2021 di Filippo Ganna è stato un anno a dir poco eccezionale, e poco importa la defaillance nelle qualificazioni dell’inseguimento individuale ai Mondiali di Roubaix, che lo hanno costretto a competere per il bronzo (poi comunque vinto). Negli occhi degli appassionati, e del verbanese stesso, restano le imprese su strada e su pista, con l’oro olimpico nell’inseguimento a squadre di Tokyo e quello della prova iridata che portano anche la sua firma.

E nel primo giorno di meritate vacanze, Ganna svela, nel corso di un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, un retroscena che riguarda proprio la gara individuale: “Vi rivelo una cosa, io ero venuto qua solamente per fare il quartetto e basta. Ho fatto la prova individuale perché Marco (Villa, il c.t. della Nazionale di ciclismo su pista, ndr) mi ha iscritto, avevamo tre posti per il mio titolo iridato e dunque non mi sono tirato indietro, anche se quando hai fatto una stagione da 70 giorni di gara circa, due prove in meno possono fare la differenza”.

“Comunque gli altri due ragazzi hanno fatto una prova eccellente – ha poi aggiunto il campione del mondo a cronometro su strada -. Per Milan tra l’altro è stata una ottima esperienza, Lambie si è dimostrato di un altro pianeta”.

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