Spalletti: “Il futuro? Deve chiamarmi la Roma”

Il tecnico della Roma Luciano Spalletti alla vigilia della partita contro il Napoli torna sul derby perso mercoledì scorso in Coppa Italia: “Da quando sono qui ci sono state 27 partite in cui abbiamo fatto almeno tre gol. Per cui, al ritorno nel derby di Coppa Italia, sarà difficile ma non impossibile. Abbiamo il 30% di possibilità, loro il 70%. Abbiamo qualcosa da dire, sia io che la squadra, l’importante è non fermarsi a questa partita. Anche perché è solo il primo tempo, anche se i laziali mi hanno riempito di messaggi, persino il mio padrone di casa… Ma i conti si fanno alla fine”.

La sfida con il Napoli: “È delicata, ci vorrà tanta attenzione, dovremo mettere in campo forza e qualità, sia noi che loro. Sarri ed io siamo cresciuti nella stessa terra, sappiamo quando è il momento di mandarci messaggi e quando invece dobbiamo guardare il nostro orticello e adesso è quel momento. Il Napoli come noi è maturo, noi dobbiamo mettere tutta la maturità che ci siamo costruiti in questi mesi”.

Parlando delle dimissioni di Luis Enrique, Spalletti fa trapelare qualche indizio sul suo futuro: “Magari potrebbe esserci una differenza tra dirlo a Barcellona e dirlo a Roma. Lì evidentemente in accordo con la società si è deciso di dirlo, qui magari è più difficile. Io, quando la società mi chiamerà, dirò tutto solo e direttamente a loro”.

TG SPORT

Articoli correlati