Roma, Spalletti: “Ho in mano io il mio destino”

Il tecnico della Roma Luciano Spalletti ha commentato così ai microfoni della Rai l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera della Lazio.

“La Roma ha fatto bene in generale, ma venendo dallo 0-2 dell’andata bisognava essere reattivi su quello che è passato prima di subire gol, non siamo stati prontissimi e abbiamo subito alla prima occasione. Ha un po’ vanificato la prestazione della squadra, c’è il rischio di allungarsi troppo e lasciare spazi, ma in generale la squadra ha mantenuto un minimo di equilibrio e ragionamento”.

“Si rischia di non vincere nulla? Bisogna prendere atto del verdetto del campo e fare analisi corrette, mettendoci dentro tutti gli elementi del lavoro fatto. Ci sono anche queste valutazioni, abbiamo fatto tanti bei numeri ma sbagliato gli appuntamenti importanti e uscire per poco. Guardando la partita dell’andata non era stato fatto tutto male, stasera era condizionata da quella partita lì e i gol subiti hanno cambiato la psicologia della partita, ma il lavoro fatto rimane e la Roma resta una buona squadra”.

Le parole “Se non vinco me ne vado“: “Non ho messo in mano a nessuno il mio destino. Ce l’ho in mano io, casomai non l’ho messo in mano ai miei avversari ma ai miei calciatori. Bisogna prendersi responsabilità se non si vince, ora si arriva al dunque. Ora c’è un altro traguardo, c’è un lavoro altrettanto importante da fare per queste partite che restano e soprattutto la posizione in classifica, che è straordinaria e di grande riguardo per il momento. L’anno scorso eravamo a -12 dal Napoli, a -7 dall’Inter, a -5 dalla Fiorentina, ora siamo insieme al Napoli e siamo lì a cercare di diminuire la distanza dalla Juve. Segno che un buon lavoro è stato fatto, dovremo essere bravi a non disperdere energie. Non è il momento di parlare del mio futuro, sono concentrato ad arrivare più in alto possibile”.

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