
Il club granata ai ferri corti con il Leeds che non avrebbe rispettato i termini del pagamento del riscatto obbligatorio del difensore svedese.
Scelto due estati fa come possibile erede di Kamil Glik, Pontus Jansson è stato bocciato senza troppi complimenti da Sinisa Mihajlovic dopo una prima stagione tra luci e ombre in granata con Giampiero Ventura in panchina.
Ceduto al Leeds in prestito con obbligo di riscatto alla ventesima presenza in Championship, il centrale svedese, che ha figurato tra i convocati per Euro 2016, rischia però di finire in mezzo a un caso diplomatico.
Secondo quanto diffuso dalla stampa inglese su Twitter, e confermato da fonti italiane, il Torino avrebbe infatti già avviato la vertenza davanti al FIFA Players Status Committee, lamentando il mancato rispetto da parte del club di Elland Road di quanto pattuito al momento della cessione.
Jansson è infatti arrivato alla ventesima presenza a gennaio, ma i 3,5 milioni di sterline del riscatto in casa granata non li hanno visti: secondo il Leeds il pagamento doveva scattare al termine del prestito, quindi a giugno, per la controparte già allo scoccare del ventesimo gettone.
Ora la parola passa alla Fifa: spettatori interessati diversi club di Premier pronti a presentare offerte per Jansson qualora il giocatore tornasse al Torino.