C’è anche un tecnico italiano per il dopo Pep Guardiola

Articolo di Aldo Seghedoni

Dieci anni potrebbero bastare e al termine della stagione in corso probabilmente si separeranno le strade del Manchester City e del catalano.

Dieci anni potrebbero bastare e al termine della stagione in corso probabilmente si separeranno le strade del Manchester City e di Pep Guardiola, con il club britannico alla ricerca di un sostituto e con l’allenatore catalano pronto per una sfida, magari sulla panchina di una nazionale, subito dopo i campionati del mondo che andranno in scena in Canada, Messico e Stati Uniti.

Iniziano già a circolare i primi nomi per la successione e dalla stampa spagnola ne arrivano tre, con l’avvertenza che in casa dei Citizens non hanno particolare fretta, data la nebulosità della situazione ma anche la necessità di operare una scelta più che ponderata.

In lizza ci sarebbe anche un allenatore italiano, Roberto De Zerbi, che al momento è in Francia a guidare l’Olympique Marsiglia ma che all’estero (oltre alla parentesi rumena da calciatore al Cluj) ha maturato esperienze anche in Ucraina, allo Shakhtar Donetsk, e in Inghilterra, al timone del Brighton.

Di Vincent Kompany, ora al timone del Bayern Monaco, ma a lungo al City da calciatore, anche gli ordini di Pep (il belga vi è rimasto fino al 2019 ed era arrivato in Inghilterra nel 2007, ndr) e di Andoni Iraola, che già è al lavoro in Premier League, al Bournemouth, gli altri due profili meglio piazzati, al momento, nella corsa a un’eredità a dir poco pesantissima.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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