Pasqual attacca Sousa

Dopo il commosso abbraccio di compagni e tifosi al termine della gara contro il Palermo, Manuel Pasqual ha compiuto l’ultimo atto ufficiale da giocatore della Fiorentina ringraziando tutti durante una conferenza stampa presso lo stadio “Franchi” per l’affetto ricevuto in 11 stagioni.
 
“Voglio ringraziare la società ed i Della Valle per avermi permesso di fare uno dei più bei lavori al mondo, quello di giocare al pallone. In questa città ho messo radici, sono nati i miei figli per cui ringrazio anche tutta la città ed i tifosi. Domenica 8 maggio è stata una giornata particolare. Mi aspettavo sì un saluto ma non un ‘casino’ così: è stato davvero un colpo al cuore”.
 
Eppure il distacco non è stato indolore. Pur con garbo, Pasqual dice la sua sul comportamento della società e dell’allenatore, vaghi fino alla fine sul tema del rinnovo poi non arrivato: “L’anno scorso ho trovato poco spazio e ad ottobre non ero contento. Il comparto tecnico mi disse che se non ero felice potevo anche andar via, se avessi trovato una soluzione, ma il presidente mi disse che dovevo restare perché mi stimava. Se devo essere considerato o un peso preferisco andare via, il presidente mi ha fatto capire che non rientravo più nel progetto tecnico. Mi dispiace solo che questa decisione non mi sia stata detto in faccia da chi ha fatto questa scelta. Spero che questo mio saluto sia un arrivederci”.
 
Analogo discorso per la fascia di capitano tolta e assegnata dall’allenatore a Gonzalo Rodriguez: “Non mi è mai stato detto che mi sarebbe stata tolta la fascia, l’ho appreso solo dalle distinte. È stato l’allenatore a decidere, è giusto che spieghi lui il perché di questa scelta”.
 
Il futuro da calciatore potrebbe essere nella vicina Empoli: “Ho numerose offerte, sceglierò con calma. Spero che ci sia la possibilità di tornare a lavorare per questa squadra per mettere a disposizione il mio bagaglio d’esperienza”

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