
Un innesto che porta freschezza, velocità e gol, e che promette di diventare uno dei punti di riferimento della squadra di Tudor
La Juventus ha il suo nuovo attaccante: si tratta di Lois Openda, talento belga classe 2000, arrivato dall’RB Lipsia dopo settimane di trattative. Un innesto che porta freschezza, velocità e gol, e che promette di diventare uno dei punti di riferimento della squadra di Tudor nella nuova stagione.
Nato a Liegi da padre congolese e madre marocchina, Openda è cresciuto calcisticamente tra lo Standard e il Club Bruges. È al Vitesse, in Olanda, che si è fatto notare con due stagioni ricche di reti e giocate spettacolari. Il vero salto di qualità è arrivato al Lens, dove ha vissuto un’annata straordinaria: 21 gol in Ligue 1 e il record del triplo più veloce nella storia del campionato francese, tre reti in meno di cinque minuti.
Le sue prestazioni hanno convinto il Lipsia a investire oltre 40 milioni di euro nel 2023. In Germania ha subito confermato il suo valore: 24 gol al primo anno di Bundesliga, numeri che lo hanno consacrato tra i bomber più interessanti della nuova generazione europea.
La Juventus lo ha scelto dopo che la pista Kolo Muani si è complicata. Con il Lipsia l’accordo è stato trovato sulla base di un prestito con diritto di riscatto, trasformabile in obbligo al raggiungimento di determinati obiettivi, per una cifra complessiva vicina ai 50 milioni di euro. Openda ha firmato un contratto quadriennale da circa 4 milioni netti a stagione, a conferma della fiducia che il club ripone in lui.
Openda non è un centravanti classico: misura meno di 1,80 ma compensa con velocità impressionante (ha superato i 36 km/h), tecnica e senso della porta. Ama muoversi su tutto il fronte offensivo, attaccare la profondità e dialogare con i compagni, risultando pericoloso sia come finalizzatore che come assistman. Può giocare da punta centrale, seconda punta o esterno, rendendosi prezioso in più sistemi di gioco.
Il suo arrivo offre alla Juventus una soluzione diversa rispetto a Dusan Vlahovic: meno fisicità in area, ma maggiore mobilità, dinamismo e imprevedibilità. Un profilo perfetto per il calcio moderno, fatto di pressing alto, verticalità e spazi da aggredire.
A 25 anni, Openda arriva a Torino nel pieno della maturità calcistica. Porta con sé esperienza internazionale, la fame di chi vuole imporsi in un grande club e la capacità di segnare con continuità. Per Tudor rappresenta un’arma tattica fondamentale, capace di completare e arricchire il reparto offensivo.
Se saprà ambientarsi velocemente alla Serie A, potrà diventare uno dei protagonisti della nuova Juventus, quella che punta a rilanciarsi non solo in Italia ma anche in Champions League. Per i tifosi bianconeri, Openda è molto più che un acquisto di mercato: è la promessa di un attacco moderno, veloce e finalmente incisivo.