
Prima senza contratto in estate, poi arrivato al Verona e quindi infortunato: Roberto Gagliardini racconta i suoi ultimi, complicati mesi.
Calciomercato Verona: Roberto Gagliardini è reduce da mesi particolari, dall’estate iniziata da svincolato alla firma con gli scaligeri per poi fermarsi quasi subito per un infortunio che lo ha anche ridotto in lacrime. Da qui la domanda se, conclusa l’esperienza al Monza, avesse ragionato su un possibile ritiro.
Ne ha parlato lui stesso in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’, garantendo di non avere avuto nessuna intenzione di dire addio al calcio. Nella consapevolezza, però, che tale scenario si sarebbe anche potuto concretizzare. “Ho 31 anni, quindi al ritiro non pensavo. Però riflettevo sul fatto che in Serie A c’erano poche possibilità, mentre le liste della Serie B erano piene”, ha affermato Gagliardini.
A fronte di un’altra opzione, quella di andare a giocare lontano dall’Italia, Gagliardini si è mostrato molto chiaro: “Quando devi andare fuori devi ragionare sulla famiglia, i bambini. Bisogna capire dove iscriverli a scuola, che futuro preparare per loro. E se mi fossi trasferito in Australia? Sarei andato da solo o con tutta la mia famiglia. Tante dinamiche ti portano a restare un po’ sul chi va là, poi però è arrivato il Verona”.
Una chiamata che per Gagliardini è apparsa simile a una vera e propria liberazione: “Quest’estate non è stata semplice per me. Non trovavo squadra, mi allenavo da solo. Sono momenti che ti rendono più forte, ma tu segnano. Alla fine sono arrivato in una piazza piena di ambizioni e che già sento mia. Questo è l’aspetto più importante. Mi ricorda casa mia, Bergamo, anche lì ci sono tifosi caldi e attaccati alla maglia. Chi nasce lì tifa per l’Atalanta, chi nasce qui tifa per il Verona. E so che cosa comporta giocare per una squadra del genere”.