
Uno piace al Milan, l'altro vuole più spazio: l'Atalanta deve risolvere la doppia grana su Carnesecchi e Rui Patricio in vista del 2025-2026.
Calciomercato Atalanta: non solo Gian Piero Gasperini, tra i nodi che la dirigenza nerazzurra deve districare in vista della prossima stagione ce ne sono diversi che riguardano il sempre delicato ruolo del portiere. Entrambi i numeri 1 della Dea potrebbero infatti cambiare aria in vista della prossima stagione, anche se con prospettive diverse. E gli eventuali addii di Marco Carnesecchi, Rui Patricio o entrambi pongono la dirigenza orobica nella condizione di doversi tutelare già adesso.
Per quanto riguarda Carnesecchi, alla prima stagione da titolare indiscusso tra i pali della squadra (l’anno scorso il portiere di Europa League, fino alla vittoriosa finale di Dublino inclusa, fu Juan Musso), l’Atalanta non ha alcuna intenzione di cederlo. Il Milan però bussa, soprattutto nel momento in cui si decidesse di fare un passo oltre Mike Maignan. E non è detto che l’estremo difensore romagnolo non decida di ascoltare le sirene di mercato.
Dall’altra parte c’è Rui Patricio, che all’Atalanta ha vissuto una stagione da puro dodicesimo. Una prospettiva che il portoghese potrebbe non accettare ancora a lungo, con l’idea che possa andare via da Bergamo nel corso dell’estate. La partenza di Carnesecchi cambierebbe le carte in tavola, ma la dirigenza orobica deve valutare attentamente tutte le possibilità.
Per questo motivo sono diversi i giovani profili finiti sul taccuino di Tony D’Amico. Uno di essi conduce a Lorenzo Montipò del Verona, che però sembra convincere solo come portiere di riserva. Diverso il discorso per Elia Caprile, al Cagliari ma di proprietà del Napoli, e che all’Atalanta potrebbe vivere una parabola simile a quella che fu di Carnesecchi: un anno da alternativa a un collega più esperto che gli faccia da “chioccia”. Tutto però dipende dal futuro degli attuali portieri sotto contratto con una Dea che ancora una volta potrebbe cambiare parecchie pedine tra una stagione e l’altra.