Zenga: “Spero che Handanovic batta il mio record”

Ai microfoni di Radio Sportiva Walter Zenga ha fatto le carte all’imminente derby di Milano.

“Una gara così dopo poche giornate è un’occasione più unica che rara per l’Inter per confermare quanto fatto, di aver creato una squadra compatta, unita e che fa punti”.

“Il Milan rispetto all’Inter ha avuto meno tempo e cambiato molto. E’ entrato in Europa League grazie a Donnarumma e Suso e quest’anno tra cambio di sistema e chi gli ha preso le misure non questi due non sono stati utilizzati altrettanto o non sono stati decisivi allo stesso modo. Suso è da tenere d’occhio domani”.

“Inter da scudetto? Si è basata su tre punti fondamentali: squadra compatta, che ha ritrovato entusiasmo e solidità difensiva. Considerando che doveva ricostruire dopo la pessima stagione scorsa è ripartita dalla certezza Handanovic e i tre davanti: senza le coppe puoi usare una rosa contenuta e non hai bisogno di stravolgere la rosa sul mercato. Mettere il Milan a 10 punti, togliersi di torno una squadra come i rossoneri sarebbe fondamentale sennò si riaprono tante discussioni”.

“Handanovic? Non mi sorprende voglia restare a vita: se sei all’Inter dove vuoi andare? Se giochi in un top club come quello nerazzurro, la Juventus o il Milan e dici che te ne vuoi andare… Ad Handanovic auguro di giocare fino a 40 anni e magari anche di battermi nella classifica dei portieri con maggiori presenze all’Inter: non sono geloso, è un bene per l’Inter”.

“E’ un’occasione chiave, l’Inter non ha esaltato onestamente, non si può dire che giochiamo un calcio esaltante ma il lavoro di Spalletti è buono: mettendo sù una squadra solida, con delle basi, ha creato entusiasmo, cosa che manca al Milan. I risultati aiutano a lavorare bene, se i nerazzurri perdono non gli cambia niente, al Milan sì”.

Napoli? Perso Milik hanno questa settimana cruciale tra Roma, Manchester City e l’Inter. L’ho detto prima dell’inizio del campionato che era candidato per lo scudetto assieme alla Juve: ovviamente in questo momento non mettere il Napoli al top sarebbe disumano”.

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