Valentina Caruso bella, brava e infaticabile

Valentina Caruso a tutto campo

Tra radio, tv e altri interessanti progetti, la stagione di Valentina Caruso è già iniziata.

“Da sarda, mi è dispiaciuto tanto vedere il Cagliari retrocedere, soprattutto per come è avvenuta la retrocessione – racconta a Sportal.it -. Nell’ultima giornata di campionato, per come si erano evolute le cose:  l’Udinese vinceva con la Salernitana, diretta concorrente del Cagliari, ai rossoblù sarebbe bastato segnare un gol contro il Venezia (già retrocesso) per restare in serie A. Il dispiacere è stato maggiore proprio perchè il Cagliari non ha approfittato della situazione propizia che si era creata. E’ andata com’è andata e sono verdetti che bisogna accettare. Evidentemente la squadra meritava di retrocedere. Quest’anno in serie B sto vedendo una realtà piuttosto positiva, sia nel modo di giocare che nella mentalità. Ho visto nelle amichevoli pre-campionato un Cagliari convincente con tanti volti nuovi e giovani insieme a giocatori di esperienza e di spessore che non hanno abbandonato la nave ma che sentono invece la responsabilità della retrocessione e vogliono combattere per cercare di riportare il Cagliari in serie A, Parlo di giocatori come Pavoletti, Deiola, Rog. Ora la squadra è stata rafforzata con innesti giovani e con un big come Lapadula, appena arrivato, che conosce bene la categoria e che segna una caterva di gol. Penso che sia una squadra molto valida che possa dire la sua in questo campionato e che possa centrare l’obiettivo”.

“Con la partenza del campionato sarò certamente in campo con Sky e non solo – aggiunge Valentina -. Io qui lavoro nel gruppo editoriale Unione Sarda, Videolina, Radiolina. Ci sono le trasmissioni sportive che conduco e co-conduco, per la prossima stagione calcistica. Non solo calcio, perchè in radio, a Radiolina, faccio una normale conduzione generalista tutti i giorni. E’ una novità per me perché ho iniziato a febbraio, mi sto divertendo tantissimo, tutti i giorni in diretta dalle 12 alle 15, in conduzione doppia, assieme al mio collega Luca Carcassi. Devo dire che è una strada che mi sta piacendo tanto, lo faccio col sorriso e anche con il piacere di raccontare aneddoti, curiosità, moda, tendenze, lifestyle e altro ancora tra un disco e l’altro”.

Infaticabile, dicevamo, e in effetti… “Devo andare in Sicilia a presentare il Cous Cous Fest, insieme ad altri colleghi, conduttori Rai: ci saranno Roberta Morise, Federico Quaranta e altri, non posso spoilerare troppo. Per me è un onore, è una festa molto importante. Si terrà a settembre a San Vito lo Capo e sono molto felice di essere nella mia seconda terra, infatti mio papà è palermitano”.

“Sono reduce anche dalla presentazione del Premio Calabrese, un premio giornalistico legato allo sport che da quest’anno si è anche allargato ad altre sfere come la cultura e l’informazione in generale, non solo sportiva. L’ho presentato insieme ad un collega del Corriere della Sera di Roma che si chiama Giuseppe Di Piazza. L’anno scorso ho avuto l’onore di ricevere questo premio così prestigioso e dedicato a un giornalista che ha fatto la storia del giornalismo in Italia”.

“Quest’anno mi hanno chiesto di condurlo e di presentarlo insieme a Giuseppe, abbiamo premiato grandi personalità come Francesco Rutelli, Susanna Tamaro, Paolo Mieli, Paolo Liguori. Mentre poche settimane fa ho presentato un bellissimo evento in Costa Smeralda, il Gran Galà della Sardegna, in occasione delle celebrazioni per i 60 anni della Costa Smeralda. Una serata unica nella piazza di Porto Cervo”.

“Per il futuro si vedrà, di volta in volta c’è sempre una novità che arriva spesso e volentieri last minute. Tra presentazioni, sport e conduzione radiofonica mi terrò impegnata. Mi sta affascinando molto l’ambito del food e quello dei viaggi e del turismo alla scoperta di luoghi e delle diverse culture, in sintonia con la materia in cui sono laureata, l’archeologia”.

Chiusura con sorpresa sfiorata. Ma solo per il momento. “Non l’avevo mai detto prima, tranne a chi mi sta accanto. L’anno scorso stavo per partecipare a Pechino Express, ma è saltato tutto all’ultimo, una possibilità molto importante che dopo una serie di incontri e riunioni alla fine non si è concretizzata”.

“Se dovesse ricapitare? Magari! Devo dire la verità, i reality non mi piacciono ma Pechino è l’unico che accetterei, in sintonia con i miei gusti e le mie attitudini. Poi nell’anno in cui l’avevano proposto a me, sarebbe stato perfetto, Petra, Israele, Istanbul tutti luoghi che hanno una componente storica molto importante”.

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