Udinese-Milan: Pagelloide bianconero

Alessandro Autieri, collaboratore presso europacalcio.it, sportellate.it, rivistacontrasti.it, cicloweb.it dà i voti agli uomini di Velazquez.

Musso 6,5 trasmette sicurezza. Decisivo al 12′ della ripresa su Castillejo, sempre attento e con buona pace dei tifosi di Scuffet non fa rimpiangere il giovane portiere di casa. Non può nulla sul gol di Romagnoli.

Opoku 4,5 dopo il giudizio pesantemente negativo contro il Genoa, prova a riscattarsi con una buona partita mostrando netti miglioramenti rispetto alle prime uscite. Poi nel finale da un suo errore gravissimo nasce il gol beffa del Milan. Giocatore inadatto soprattutto nella gestione del pallone.

Troost-Ekong 5,5 mette ordine comandando bene la difesa soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa invece va spesso in affanno, cala alla distanza ed è complice del gol subito.

Samir 5,5 di fronte ha il cliente più pericoloso del Milan: Suso. Se negli uno contro uno va spesso in difficoltà, nei duelli fisici manda in tilt l’avversario spagnolo che spesso sbatte e rimbalza sul ’94 brasiliano. Come tutta la squadra cala alla distanza e compie un paio di errori rischiando di vedere vanificato quanto buono fatto per 3/4 di gara.

Ter Avest 6,5 il ’97 nativo di Wierden è la lieta sorpresa della tipieda serata friulana. Intelligente, buoni piedi, spinta: l’Udinese sembra aver indovinato un acquisto importante. Cala alla distanza ed esce stremato: normale alla sua prima partita stagionale dall’inizio.

Nuytinck 5 gioca 10 minuti e si fa espellere, grave per un giocatore della sua importanza che lascia i suoi in 10 e che un paio di minuti dopo prendono il gol decisivo.

Mandragora 6,5 nella girandola di ruoli a cui è costantemente sottoposto forse quello di stasera da regista puro è quello che gli si addice maggiormente. Agevolato dalla poca pressione dei suoi avversari, l’ex Juve (e Genoa e Pescara e Crotone) sforna la sua miglior prestazione da quando è arrivato a Udine. Con un Mandragora così, Behrami può stare in panchina senza rimpianti. Peccato per la gestione di quella palla nel finale.

Fofana 5 continua il periodo difficile e il fatto che nella distinta distribuita a pochi minuti dall’inizio della partita non figurasse il suo nome fra i titolari dice molto sul fatto che anche Velazquez avrebbe preferito dargli un turno di riposo. In affanno nei contrasti, spesso sulle gambe dopo aver rincorso gli avversari, perde palloni che grondano sangue mandando in apprensione difesa, allenatore e pubblico.

Stryger Larsen 6 l’esperimento di Larsen a sinistra stasera funziona, vuoi per una forma che inizia ad arrivare, vuoi per due avversari sulla sua fascia stasera non irresistibili, dalle sue combinazioni con Pussetto e De Paul nascono le azioni migliori di tutto il primo tempo.

Pussetto 6,5 torna all’antico, per così dire. Gioca spostato più avanti agendo quasi da seconda punta e dalle sue idee (e dai suoi tiri) nascono le azioni più pericolose della squadra di casa. Sempre disponibile anche in fase difensiva, oramai è un giocatore fatto per la Serie A.

Balic sv

De Paul 6,5 lotta, cuce, trascina: pazienza se a volte è impreciso. La crescita dell’argentino passa anche da serate come questa.

D’Alessandro sv

Lasagna 6 giocatore in crescita atletica e tecnica. Il fatto di avere una spalla come Pussetto che agisce vicino a lui lo aiuta e gli dà anche diverse occasioni con le quali potrebbe sbloccare il risultato.

Velazquez 6 mette in campo una squadra giovanissima, con 3 classe ’97 e dove Stryger Larsen (’91) è il più vecchio. Giocatori nei ruoli giusti, squadra nuovamente compatta, cattiva e propositiva: stasera è mancato solo il risultato. Fatto grave però se si considera una classifica sempre molto deficitaria. Davanti i suoi dovrebbero capitalizzare le occasioni create, altrimenti si fa dura.

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