Torino, Urbano Cairo tra Superga e Superlega

Le parole di Urbano Cairo

Come ogni 4 maggio, il Torino ha onorato la memoria dei morti nella tragedia di Superga. A leggere i loro nomi è stato direttamente per la prima volta il presidente granata Urbano Cairo. “Ogni parola è superflua. Si rischia sempre di cadere nella retorica. Per noi, comunque, questo giorno è speciale, soprattutto per i familiari delle vittime che non hanno perso soltanto dei campioni del Toro ma anche il papà, lo zio, il nonno. E’ un giorno nel quale tutti quanti noi dobbiamo riflettere e dobbiamo provare a essere all’altezza di questi grandi campioni e di questi grandi uomini che hanno fatto veramente qualcosa di speciale, non soltanto dal punto di vista sportivo ma anche da quello dell’unione di squadra”.

Rasserenato dalla vittoria di ieri sera sul Parma, il numero uno del Torino è tornato a parlare anche del caso Superlega. “Aver pensato quel tipo di competizione è una cosa molto grave. In quei momenti c’erano animi agitati, l’ho definito un attentato al calcio italiano ed europeo. Vuol dire sovvertire tutto per diritto divino, non va bene. Ciò che conta è la competizione e i cambiamenti che avvengono in partita in pochi minuti, che passi dalle stelle alle stalle e viceversa. Il calcio è bello per questo, non perché hai più diritti. Provvedimenti? Non lo so, ma è importante che a livello di FIGC si è detto che se una squadra vuole partecipare al campionato e l’UEFA ha detto che se vuole partecipare a Champions o Europa League deve abiurare quell’idea e progetto Superlega. È una cosa molto importante”.

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