Tavecchio: “Opti Pobà? Ho avuto ragione io…”

Ad un anno esatto dalla turbolenta elezione a presidente della Figc, Carlo Tavecchio rivendica quanto fatto in un’intervista all’Ansa.
 
“Quanti si sono ricreduti? Credo di averne convinti molti, sono gli stessi critici di un anno fa a testimoniarmelo e di questa onestà intellettuale li voglio ringraziare”.
 
Particolarmente apprezzata la mossa di togliere l’appoggio a Blatter: “La mia azione si è incentrata nel ridare centralità alla Figc all’interno del quadro istituzionale sportivo nazionale ed internazionale. La correttezza e l’indipendenza di determinate scelte, quale ad esempio l’indicazione di cambiamento espressa chiaramente in ambito Fifa non sostenendo Blatter per la sua rielezione, sono le armi a mia disposizione per far ricredere chi giudicava senza conoscermi”.
 
Il bilancio sull’anno da presidente: “A mio avviso positivo, il numero e la straordinarietà dei problemi emersi nel sistema calcio italiano necessitavano interventi decisi. Le riforme strutturali che abbiamo approvato, dalla limitazione delle rose a 25 con l’obbligo dell’utilizzo di calciatori cresciuti nei vivai nazionali, all’introduzione degli indici economici nei bilanci che porteranno in un quadriennio al risanamento dei conti dei club di Serie A, passando per la trasparenza e la verifica della solvibilità per i nuovi acquirenti di società professionistiche, sono convinto daranno i frutti sperati, anzi già lo stanno facendo. Mi fa piacere che molti di coloro che non ne hanno dato risalto al momento della loro approvazione oggi se ne stiano rendendo conto”.
 

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