"I risultati ci sono stati, penso ai due derby vinti e al successo con la Roma. Dispiace per la finale di Coppa Italia, ma alcune cose non mi sono piaciute"
Stasera si assegna la Supercoppa Italiana, con Napoli e Bologna in campo in Arabia Saudita, ma ripensando alla scorsa edizione sembra passato un secolo da quando il Milan si impose con Sergio Conceiçao in panchina, con tanto di iconica festa col sigaro in bocca: “Era una promessa – ha raccontato alla Gazzetta dello Sport -. I giocatori, che avevano visto dei video, mi chiesero di fumarlo in caso di vittoria. Col Porto l’avevo fatto 11 volte, ovvero dopo aver vinto trofei. L’allenatore che ne ha vinti di più. E quindi l’ho rifatto”.
L’avventura in rossonero del’ex tecnico del Porto è durata però solo sei mesi: “C’era instabilità a livello societario, attorno alla squadra l’ambiente non era buono. Per questo mi tengo stretto ciò che abbiamo fatto. Inoltre, la dirigenza non mi ha supportato. Le faccio un esempio. Dopo aver vinto la Supercoppa giocammo col Cagliari. In quel periodo giravano già le voci che il club stesse seguendo altri allenatori. Io pensavo a lavorare e a vincere, col peso dei risultati. Non ho avuto tempo di lavorare a tutti i livelli”.
“Sarei rimasto ma con alcuni cambiamenti. I giocatori non mi hanno tradito. Erano con me. L’ha detto anche Theo. Dopo il Feyenoord, quando la gente diceva che l’avesse fatto apposta a farsi espellere, io l’ho difeso. In molti mi hanno scritto quando sono andato via. Io pretendo rigore, esigenza e poi relax quando c’è da rilassarsi. Se uno si presenta con un chilo in più, arriva in ritardo o cose simili io non posso tollerarlo. Per me, alla fine, i giocatori sono tutti uguali”, ha aggiunto Conceiçao.
Il tecnico portoghese ha poi fatto notare un altro dettaglio: “Dal 2016 a oggi solo due allenatori hanno vinto trofei in rossonero, Pioli, con lo scudetto, e io. Se sommiamo i punti del nostro periodo abbiamo avuto un ritmo da Europa League, quinto posto”.
“I risultati ci sono stati, penso ai due derby vinti e al successo con la Roma. Dispiace per la finale di Coppa Italia, ma alcune cose non mi sono piaciute”, ha concluso Conceiçao.