
Il tecnico della squadra viola contesta soprattutto l'episodio del rigore, assegnato per una manata di Parisi su Gimenez.
Ennesima serata amara quella vissuta dalla Fiorentina in questo inizio di campionato: i viola hanno sognato il primo successo nella Serie A 2025-2026 passando in vantaggio contro il Milan grazie al gol di Gosens, salvo poi subire la rimonta firmata Rafael Leao, andato a segno prima al 63′ con una bordata dalla distanza e poi all’86’ su calcio di rigore.
Proprio il penalty decisivo è nel mirino di Stefano Pioli, che ha confermato in conferenza stampa di non pentirsi della dura contestazione nei confronti dell’arbitro Marinelli: “Gliel’ho detto anche in campo, quello non è rigore – ha chiosato Pioli -. Questi episodi sono gravi perché creano dei precedenti, basta cadere e mettersi le mani in faccia dopo un contatto lieve per avere un fischio a favore”.
“Succede anche fuori dall’area di rigore – ha spiegato ancora l’allenatore della Fiorentina -. Mani in faccia? Fischio a favore. Non va bene così. Se poi a questo si uniscono episodi sfavorevoli come il gol subito quando eravamo momentaneamente in dieci… Resta che abbiamo perso ancora e che siamo ultimi: dobbiamo fare meglio”.
La Fiorentina, in sette partite di campionato, ha raccolto appena tre punti ed è una delle quattro squadre, assieme a Hellas Verona, Genoa e Pisa, a non aver ancora festeggiato un successo in campionato. Il calendario propone ora la trasferta di Conference League a Vienna contro il Rapid, in programma giovedì 23 ottobre, e il derby dell’Appennino con il Bologna, domenica 26, prima del temuto infrasettimanale con l’Inter in programma a San Siro mercoledì 29.