Cesc Fabregas, monito al Como: “Non siamo ancora come il Napoli”

Articolo di Marco Enzo Venturini

Subito l'1-1 del Genoa al 92', Cesc Fabregas sottolinea la qualità del Como ma interviene anche sulle aspettative generali verso i suoi.

Il Como ha raccolto solo un pareggio dalla sfida interna con il Genoa, terminata sull’1-1 dopo il pareggio nei minuti di recupero firmato da Ekuban dopo la prodezza di Nico Paz nel primo tempo. Un risultato che rallenta la corsa dei lariani, ma non il giudizio del loro allenatore Cesc Fabregas che ha parlato chiaro sulle ambizioni della squadra al termine della partita del Sinigaglia.

“Siamo una squadra davvero giovane, abbiamo ragazzi che stanno vivendo la loro prima o seconda stagione nel calcio professionistico – ha osservato Fabregas ai microfoni di ‘Sky Sport‘ -. Sono molto tranquillo, ma non siamo ancora una squadra come il Napoli. Di giocatori vincenti in rosa ne abbiamo solo due, Morata e Sergi Roberto”.

“Scendere in campo dominando per 90 minuti è molto difficile – ha aggiunto Fabregas -. Ci sono pur sempre due squadre che giocano, e il Genoa è una squadra forte e orgogliosa. Noi siamo giovani e continuiamo a crescere e imparare. Siamo già migliorati rispetto all’anno scorso, e giocando insieme continueremo a farlo. Al momento ci capita ancora di sbagliare delle scelte, ma abbiamo la possibilità di crescere molto”.

Fabregas, invece, non si è voluto soffermare sull’episodio del rosso diretto ai danni di Jacobo Ramon. “Sicuramente la sua espulsione ha condizionato la partita, ma preferisco non commentarla. Il Como gioca sempre per dimostrare la sua forza, e dopo i primi 60 minuti avremmo meritato di vincere. Abbiamo davvero la possibilità di diventare una squadra molto forte”, ha concluso il tecnico catalano.

Giornalista iscritto all'Albo dei Pubblicisti della Lombardia, ha iniziato la sua collaborazione con Sportal.it nel 2012 intervallandola con altre importanti esperienze in ambito sportivo e non solo. Laureato in Scienze Giuridiche, ha scritto di politica, economia, ambiente e legge. Ma calcio, F1 e wrestling restano la sua isola felice.

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