
"Quando hanno ucciso Daphne per tre notti non sono riuscito a dormire": il calciatore maltese dell'Apollon ha spiegato la mancata esultanza in occasione del gol segnato all'Atalanta.
Molti sono rimasti sorpresi per la mancata esultanza di Andrè Schembri in occasione del momentaneo pareggio dell’Apollon a Reggio Emilia con l’Atalanta.
Il trequartista maltese dell’undici cipriota, interpellato dall’Ansa, ha spiegato il perché. “Quando hanno ucciso Daphne (Caruana Galizia, ndr) per tre notti non sono riuscito a dormire – ha detto -. Malta è Europa, non è terzo mondo. Dobbiamo essere uniti di fronte a un lutto del genere, per dire che siamo migliori di tutto questo. Amo il mio Paese, e a quella rete mi è venuto naturale pensare alla libertà di una cronista e alla vita di una madre di tre figli”.