Romagnoli all’improvviso: il Milan è quarto

Sei punti in tre giorni e crisi alle spalle per il Milan, che irrompe nella lotta al quarto posto grazie al 2-1 sul Genoa nel recupero della prima giornata, gara non disputata il 19 agosto in segno di lutto per il crollo del Ponte Morandi.

Dopo la Sampdoria, quindi, anche l’altra ligure cade di fronte alla squadra di Gattuso, protagonista però di una gara molto diversa rispetto a quella di domenica contro i blucerchiati. Se infatti al cospetto di Quagliarella e compagni aveva brillato, almeno in fase di possesso palla, il nuovo 4-4-2 scelto da Gattuso, con Suso, Higuain e Cutrone a segno, questa volta per portare a casa tre punti che valgono l’aggancio alla Lazio al quarto posto a quota 18 punti c’è stato bisogno più del cuore che della qualità, soffocata dal 3-5-2 disegnato da Ringhio, efficace solo per venti minuti, ma soprattutto dall’assenza di Biglia, che ha messo a nudo i limiti tecnici del centrocampo muscolare del Milan, dove ancora una volta non ha brillato Bakayoko.

Così il Genoa ha preso campo dalla seconda metà del primo tempo, peccando però in pericolosità: il pareggio ottenuto in avvio di ripresa, quando una palla persa dallo stesso Bakayoko è stata capitalizzata da Kouamé complice una deviazione di Romagnoli, è svanito al 92’, quando, dopo tanti attacchi generosi, ma frenetici e poco lucidi, il Milan ha pescato il jolly proprio grazie al capitano, il cui pallonetto dai 25 metri su papera in uscita di Radu può aver dato la svolta alla stagione del Diavolo, almeno in termini di classifica.

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