Ripresa Serie A, da Gravina una frecciata ai critici

Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, ha lanciato una frecciata a chi critica la decisione di far ripartire i campionati professionistici di calcio. Nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Sky Sport‘ per parlare proprio della ripresa, il numero uno del calcio italiano ha dichiarato: “La preoccupazione di non ripartire è stata forte, in un mondo dove dobbiamo convivere con il mecenatismo e il cialtronismo. Abbiamo dovuto oltrepassare i filosofi dell’ovvio, gli anfitrioni dell’emergenza, i sostenitori del ‘tutto non si può fare'”.

“Certo, dobbiamo stare sempre attenti, siamo a una fase sempre meno complessa ma è comunque un momento molto delicato perché è il tempo della programmazione” ha poi aggiunto Gravina.

Il presidente Figc ha poi affermato che mondo del calcio esce da questa situazione con un’immagine rafforzata. “L’incontro con Spadafora di giovedì, a differenza di altri dove c’è stata anche tensione, è stato sereno – ha raccontato -. Abbiamo dialogato costantemente con il ministro, alla fine il calcio ne esce con grande forza e ha la possibilità di dare un messaggio di speranza al nostro Paese, sapendo che i rischi sono sempre presenti e dietro l’angolo. Anche qui, come sempre, ci vuole anche un pizzico di fortuna”.

Sul cosiddetto ‘Piano B’, che prevede lo svolgimento di playoff e playout nel caso ulteriori sospensioni dovessero togliere altro tempo fino alla data di chiusura stabilita, cioè il 20 agosto, Gravina ha spiegato: “Il nostro ‘Piano B’ è strutturale, fa ricorso ai playoff e playout, un format più contenuto per far sì che ci sia un risultato legato al merito sportivo. Nel caso in cui il campionato dovesse subire una interruzione definitiva bisognerà ricorrere ad un algoritmo che approveremo prima della partenza del campionato, lo proporremo al Consiglio Federale dell’8 giugno”.

Gravina ha infine affrontato l’argomento legato alle date della prossima stagione: “Se il nuovo campionato, ossia la stagione 2020/21, sarà in grado di ripartire il 12 settembre, intensificando alcune date come la sosta invernale, dovremmo chiudere nei tempi previsti per dare spazio alla Nazionale. L’articolo 218 del Dpcm permette alla Figc di utilizzare format differenti. Speriamo comunque di non farlo”.

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