Piccoli, guanto di sfida a Lucca

Le parole del classe 2001 della Dea

Durante un’intervista, il fresco vincitore del premio di Golden Boy Italiano, Roberto Piccoli, si è raccontato a Tuttosport toccando diversi punti: dal rapporto con Gasperini fino alle sue speranze e aspettative per il futuro.

“Il Golden Boy italiano è il coronamento di questa mia prima parte di carriera. I compagni? Pessina ci ride più di tutti. E mi ha anche detto che adesso devo portare tutta la squadra fuori a cena” ha ammesso l’attaccante atalantino già a segno una volta in questo campionato.

Il classe 2001 ha poi dichiarato di non vedere l’ora di potersi trovare più spazio: “Qualsiasi calciatore vorrebbe giocare di più. Diciamo pure sempre. Rispetto le scelte dell’allenatore perché sono consapevole di far parte di un gruppo con giocatori di livello mondiale, nel quale non è semplice ritagliarsi spazi. Il mio obiettivo è quello di farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa. È un sogno per me giocare a casa, nel club in cui sono cresciuto e per il quale tifo. Con Gasperini ho un rapporto bello, ma soprattutto schietto e sincero”.

Un pensiero poi alla Nazionale, un grande obiettivo che Piccoli spera un giorno di poter centrare: “L’attacco dell’Italia? È uno stimolo, una carica ulteriore. Non mi faccio paranoie e non guardo così avanti, al 2022. Poi se arriverà la chiamata del ct sarò felice. Dualismo con Lucca? Lo vivo in modo normale. Guardo a me, non agli altri. Lucca sta facendo bene in Serie B, ma io non temo nessuno e penso a migliorare ogni giorno”.

 

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