Papu Gomez racconta il Coronavirus agli argentini

L’ultima immagine è il suo bacio a Josip Ilicic dalla tribuna stampa vuota dello stadio Mestalla di Valencia, ultima concessione alla normalità (e sgarro alla disposizioni governative) prima di fare ritorno in Italia e allo stato di emergenza. Così un Papu Gomez in versione decisamente più preoccupata ha raccontato con parole gravi e solenni il Coronavirus in un’intervista a una radio del suo Paese d’origine, l’argentina ‘Club Octubre 94.7’.

“Qui a Bergamo ci sono centinaia di casi – ha raccontato il capitano dell’Atalanta -, conosciamo l’amore della gente per noi ma abbiamo bisogno che le regole siano rispettate e che tutti rimangano a casa. Per le strade la situazione è spettrale, in giro non c’è nessuno e solo i supermercati sono aperti. Tutti ordinano ogni cosa su internet e se la fanno consegnare a domicilio. Sembra di stare in un film horror, non sto esagerando”.

Quindi un appello ai suoi connazionali: “Ci raccontano notizie dall’Argentina continuamente, la cosa migliore sarebbe se le persone iniziassero già ora a prendere le giuste precauzioni. La situazione è molto complicata, e la stanno prendendo troppo alla leggera. Perché essere contagiati è davvero facile”.

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