
La rocambolesca vittoria con l'Israele tiene vive le speranze della Nazionale di staccare il pass diretto per la rassegna iridata
La vittoria al cardiopalma con l’Israele ha tenuto vive le speranze dell’Italia di qualificarsi ai Mondiali 2026 senza passare dai playoff. Tuttavia, la strada è ancora in salita: serve arrivare primi nel Gruppo I, comandato al momento dalla Norvegia, a quota 12 punti, con quattro vittorie su quattro.
Grazie al successo con gli israeliani, gli Azzurri sono saliti al secondo posto del girone con 9 punti, gli stessi della nazionale di Ben Shimon, che però ha una differenza reti – primo criterio in caso di arrivo a pari punti – peggiore: 12 gol segnati e 7 subiti dall’Italia, 15 gol fatti e 11 incassati dall’Israele.
Ora gli uomini di Gennaro Gattuso hanno nel mirino la Norvegia, distante tre punti e che vanta una differenza reti di +11, con ben 13 gol fatti e solamente 2 gol presi. Inoltre, Erling Haaland e compagni hanno un calendario piuttosto agevole (Moldavia, Israele ed Estonia sempre in casa) prima dello scontro diretto con l’Italia (a San Siro) che potrebbe risultare decisivo.
Per poter superare la formazione di Stale Solbakken, la Nazionale è obbligata a vincere tutte le sue prossime partite (Estonia e Moldavia in trasferta e Israele in casa) sperando in un passo falso degli scandinavi per poi giocarsi tutto nello scontro diretto del 16 novembre al ‘Meazza’.
In caso di percorso netto di entrambe le formazioni fino al match di Milano, a quel punto agli Azzurri non basterà battere la Norvegia ma servirà anche avere una differenza reti migliore, che al momento vede nettamente in vantaggio la nazionale norvegese (+11 contro il +5 dell’Italia).