Si ferma allo stadio Picco la corsa del Milan capolista, battuto per 2-0 da un ottimo Spezia e che conserva il +2 sull’Inter, che però ancora deve giocare con la Lazio. E il sorpasso in vetta, ora, è possibile.
Nel Milan torna Calhanoglu, a supporto di Ibrahimovic con Leao e Saelemaekers. In campo però, dopo un primo squillo firmato Ibra, è quasi subito Spezia: Gyasi impegna Donnarumma, poi è Kjaer a salvare tutto su Agudelo. Ma è soprattutto Saponara a spaventare Donnarumma, che gli nega il gol dell’ex con una prodezza. Solo Theo Hernandez prova a risollevare il Diavolo, ma la sua mira è imprecisa. Quindi, prima dell’intervallo, si rendono pericolosi per i padroni di casa Maggiore e due volte Estevez.
Lo Spezia, già migliore rispetto al Milan nel corso del primo tempo, insiste anche nella ripresa. E alla fine si porta in vantaggio: avvolgente l’azione avviata da Gyasi e proseguita da Agudelo, bravo a trovare tra le linee Ricci: quest’ultimo serve poi Maggiore che, solissimo, va in rete al 57′.
Ci si aspetterebbe una reazione che non arriva: Pioli getta nella mischia Mandzukic, e poi Castillejo e Hauge. Ma a nulla vale, tanto che nel mezzo arriva il raddoppio dei liguri. E anche la seconda rete dello Spezia è spettacolare: punizione corta di Estevez e siluro di Bastoni che al 67′ chiude i conti. Il Milan si limita a chiedere un rigore su Ibrahimovic che il Var nega e arriva al triplice fischio finale senza aver impegnato nemmeno una volta Provedel. Dall’altra parte, invece, arriva la clamorosa traversa di Acampora. Dimostrazione di uno Spezia che per una sera rifila una sonora lezione alla capolista della Serie A.
