Max Allegri è già nel futuro

La Juventus tocca quota 95 punti battendo anche il Verona all’ultima giornata nel Buffon-day. Mai sotto la gestione Allegri i bianconeri avevano toccato un punteggio così alto, ma ciò che conta nell’ultimo giorno di scuola della stagione è tracciare un bilancio di un’altra annata memorabile.

E pensare al futuro: “Oggi era giusto che Gigi venisse omaggiato per tutto quella che ha fatto, non c’era modo migliore per chiudere questa annata che celebrare quello che Buffon ha fatto per la Juventus. C’era un’atmosfera bellissima, la squadra ha fatto una stagione straordinaria e vincere è sempre bello” le parole di Allegri a ‘Premium Sport’ dopo la consegna della Coppa dello scudetto.

Scudetto sofferto per merito del Napoli, crollato però sul traguardo: “Abbiamo combattuto con il Napoli per tutto l’anno, gli facciamo i complimenti, ma noi siamo stati i migliori. Non è giusto criticare una squadra che da sette anni vince in Italia e sfiora la vittoria in Europa: in campionato vince sempre la migliore e negli ultimi sette anni la Juventus è stata la squadra migliore, quella che mette la firma sull’albo d’oro. Forti, siamo forti, ma siamo stati bravi a far venire fuori altre qualità, come l’orgoglio, la gestione dei momenti e tante altre che questa squadra ha. Non diamo mai niente per vinto o per perso, una caratteristica che questa società ha”. 

Il futuro è scritto. Allegri dovrebbe restare, ma il gruppo verrà ritoccato: “Che reparti dobbiamo rinforzare? Ci incontreremo la prossima settimana per pianificare il futuro, per capire dove dovremo migliorare, non ci sono problemi. Ora, però, pensiamo a goderci la festa. Ci è mancata la ciliegina sulla torta, mi riferisco alla Champions, ma non possiamo sapere come sarebbe andata ai supplementari con il Real. I ragazzi devono essere contenti di quello che hanno fatto, ma dalla prossima stagione dovremo azzerare tutto e ricominciare, puntando su giocatori che abbiano gli stimoli giusti. Per chi fare una follia tra Milinkovic-Savic e Morata? Io penso ai miei giocatori: con la società sono sempre stato in sintonia, sulle scelte. Siamo a un livello talmente alto che non è facile trovare i giocatori adatti, l’importante è non scendere di livello”.

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