Mattioli punta sull’Italia

Poche ore prima di Italia-Svezia il sito passionedelcalcio.it ha intervistato Mario Mattioli, il giornalista della Rai, conduttore di trasmissioni storiche come “Sabato Sport”, “Sabato Sprint”, “La Domenica Sportiva” e “90°Serie B”, inviato a diverse edizioni dei Giochi olimpici, dei mondiali e europei di calcio e atletica e dei Giochi del Mediterraneo.
 
Cosa o chi l’ha colpita di più dell’Italia nella partita contro il Belgio?
 
Sono venute fuori in maniera chiara tutte le caratteristiche delle compagini allenate da Conte: corsa, abnegazione, grande spirito di squadra e voglia di dare tutto fino alla fine, fino ai 90 minuti e oltre, anche nei minuti di recupero. Hanno confermato di essere importanti soprattutto i suoi due pretoriani Bonucci e Giaccherini. Quest’ultimo in particolare ha confermato che la sua convocazione non è stata affatto casuale.
 
Tra poche ore la Svezia di Ibrahimovic. Cosa cambierà Conte?
 
Non incorrerà nel classico errore di non fare turn-over. Ha detto che lo farà e secondo me manterrà la promessa. Di sicuro cambierà i laterali. E’ lì che si giocherà la partita.
 
Top e flop di questo inizio Euro2016?
 
Bisogna essere cauti. Ragiono per settori. Prendiamo per esempio i portieri. Hanno tutti steccato, Buffon e Neuer a parte. Berisha della Lazio è un esempio eclatante. La vera eccellenza sta nel gioco di squadra. Come individualità mi hanno colpito Modric e Rakitic.
 
Le sue tre candidate alla vittoria finale?
 
Germania, Spagna e poi una tra Italia e Francia. Bisogna stare attenti a quest’ultima perché è di casa, gioca male e vince, quindi è pericolosa. I tedeschi vanno sempre annoverati perché come diceva Gary Lineker “il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti e alla fine la Germania vince”.
 
Il ricordo più bello di una partita della Nazionale?
 
Quella del 3 settembre 2000 a Budapest. Ungheria-Italia finì 2-2 con una doppietta di Inzaghi. Non solo una bellissima partita in termini di qualità del gioco ma fu anche molto emozionante. All’inno ungherese cantarono 80.000 persone. In panchina era da poco subentrato il Trap al posto di Zoff. Questa partita mi è rimasta nel cuore anche perché veniva dopo i fatti di Euro2000 in cui fui malmenato. Non vidi la finale contro la Francia perché ero in manette e con la spalla rotta.
 
C’è un calciatore azzurro con cui è molto amico?
 
Ho un rapporto molto stretto con Baggio. Anche con Di Francesco, Zambrotta e Buffon. La sorelle di Gigi sono campionesse di pallavolo (ndr, Mattioli è il fondatore della squadra femminile Roma Pallavolo).
 
Visto che mi cita Baggio quale è secondo lei la partita più bella che ha disputato?
 
Tutte. In particolare mi ricordo un BolognaMilan (3-0), in cui realizzò 2 gol e fece tre pallonetti in area. Alcuni giornalisti cronometrarono gli applausi della curva milanista: 5 minuti ininterrotti. Ricordo con affetto anche un BresciaInter (1-0). Per tutto il primo tempo Roby prende sì e no tre palloni. Molti volevano sostituirlo. Al 91’ grazie ad un rigore regalò i tre punti al Brescia. A fine partita scesi giù per andare a salutare Roby e sentivo le urla di Mazzone. A un certo punta fa ai suoi: “Ahoo mo ve lo dico…Baggio non si toglie mai!”. E’vero, un campione non si toglie mai, perché può sempre risolverti le partite. Lo abbiamo visto anche con Totti in questo finale di stagione.
 
Un suo ricordo d’inizio carriera?
 
Un direttore artistico provinandomi mi fece fare una cronaca di calcio senza le immagini, poi una di tennis, pugilato, atletica (ndr, ha praticato atletica per ben 16 anni). Dopo un bel po’ mi interruppe e mi disse: “Ok Mattioli conosci lo sport, ma con questa voce non potrai mai fare questo lavoro”. Dal fondo giunsero queste parole in mia difesa: “Ma vaff….che ca….stai a dì stron…”. Quella voce era di colui che poi mi avrebbe aiutato nel mestiere, il grande Gilberto Evangelisti.
 
Una cosa di cui va fiero?
 
Ho portato nelle telecronche il “gol gol gol” alla brasiliana.
 
La trasmissione a cui è maggiormente legato?
 
I due anni e mezzo di Sabato Sprint. Rilanciai la trasmissione che, di sabato sera e trattandosi degli anticipi, va gestita in una certo modo. Purtroppo dopo perse piano piano appeal fino ad essere eliminata. Ho un buon ricordo anche della Domenica Sportiva.

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