Livorno-Spinelli, il sindaco spiega tutto

Ultimo in classifica in Serie B e fresco di cambio di allenatore, il Livorno si appresta a vivere una fine di 2019 tribolata, sul piano tecnico e societario.

Come riporta ‘Il Tirreno’, infatti, nella mattina di lunedì la famiglia Spinelli ha comunicato al sindaco Salvetti la volontà di passare la mano. 

Il primo cittadino ha già avviato i contatti per trovare altri acquirenti, ma in caso di esito negativo, Spinelli resterà alla guida della società senza però fare altri investimenti, come già successo numerose altre volte nel recente passato dopo il fallimento delle trattative per il passaggio di proprietà.

Salvetti ha spiegato la situazione attraverso una lunga lettera pubblicata su ‘Il Tirreno’:

“È successo di nuovo, è accaduto ancora che la famiglia Spinelli, con esternazioni del Presidente o con le parole del figlio Roberto, si ritrovi in una complicata gestione del burrascoso rapporto con la città di Livorno. In queste ore i risultati negativi della squadra, il cambio di allenatore, alcune dichiarazioni pubbliche e le prese di posizione della Curva nord e di molti altri settori hanno determinato l’ennesima tempesta perfetta. In passato questo quadro mi è capitato di commentarlo da giornalista adesso lo devo fare da primo cittadino, ruoli diversi con diverse responsabilità ma con uguale passione per i colori amaranto. I 20 anni di Spinelli a Livorno sono stati intensi, un insieme di emozioni contrastanti con il patron amaranto capace di mostrare tutte le sue qualità come il fiuto, l’ambizione e la fortuna, e tutti i suoi difetti come l’umore imprevedibile e quello che in alcuni momenti è sembrato essere il ‘braccino corto’.

In queste ore la famiglia Spinelli in maniera netta ha ricordato che del Livorno non vogliono più occuparsi e che le strade da percorrere per loro sono due: passare la società a chi la vuol prendere, senza più soffermarsi troppo su solidità finanziaria e aspirazioni, o smettere di spendere e lasciar pian piano procedere una situazione ad esaurimento, sia dal punto di vista sportivo che gestionale.

Contemporaneamente ho parlato con i tifosi e in tanti hanno fatto intendere che la delusione è tale da esser disposti anche a rischiare di ripartire dal basso pur di ricominciare con meno astio, più coinvolgimento e nuovo entusiasmo. Mi hanno chiesto di occuparmi della cosa e per me questo vuol dire rimboccarsi le maniche e svolgere il ruolo di “facilitatore” di un confronto tra chi dice di non voler più stare a Livorno, chi eventualmente è pronto ad interessarsi della nostra squadra e il patrimonio inestimabile e imprescindibile degli sportivi amaranto (….) Se le parti in causa lo vorranno troveranno nella mia persona sicuramente un punto di riferimento e per parti intendo quella di chi vuol passare la mano e quelle ancora tutte da conoscere e scoprire che vogliono puntare su Livorno e sulla sua realtà calcistica. Sarà la stessa cosa anche per i tifosi e gli sportivi che in queste ore sono delusi e preoccupati delle sorti di una squadra e di una società che rappresentano una passione e una parte rilevante della propria vita di relazione”.

La famiglia Spinelli è alla guida del Livorno dal 1999: in vent’anni, tre promozioni in A, con sei campionati di massima serie disputati, e due in B.

 

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