La sfida di Allegri: “Adoro le cose complicate”

L’Atletico Madrid è il passato e sarà il futuro, in quella che dovrà diventare la notte del riscatto. Adesso, però, conta solo il campionato.

Questo il messaggio che Max Allegri ha trasmesso alla sua Juventus tre giorni dopo la disfatta del Wanda Metropolitano e alla vigilia della gara di campionato a Bologna.

Il passaggio del turno è ancora possibile e, anzi, se avverrà, sarà stato ancora più bello…: “Queste cose mi divertono, molto più della routine… Stiamo facendo una buona stagione, i conti si fanno alla fine. Le aspettative poi quest’anno sono più alte e c’è un po’ di delusione e frustrazione, ma non deve esserci perché c’è una partita da giocare e quello che succede lo sapremo alle 23 del 12 marzo o magari più tardi. Adesso però pensiamo al Bologna che sarà un avversario tosto, poi al Napoli e all’Udinese. Dobbiamo arrivare carichi a quella partita e l’unico modo per farlo è vincere le gare di campionato”. 

La formazione in campo al “Dall’Ara” sarà rimaneggiata: “Di centrocampisti ne ho due e mezzo, perché Pjanic è mezzo morto. L’importante domani sarà lo spirito, l’atteggiamento. Ronaldo? Devo valutare, l’altra sera ha fatto una delle migliori partite come prestazione singola. Sono tranquillo, sta bene fisicamente. Giocherà sicuramente Cancelo e ci sarà Perin e non Szczesny. Devo valutare se far giocare Chiellini o farlo riposare. Fisicamente comunque stiamo bene
 
Infine una battuta sull’esultanza di Simeone e il discusso “crollo” di Bonucci per un leggero contatto nell’azione del primo gol atletista: “Io sui comportamenti altrui non dico niente, non l’avevo nemmeno visto, ognuno si comporta per come è. Il gesto di Bonucci? Bisogna fare un passo indietro e avere più rispetto ed educazione. Non lo dico rivolto a Leo, ma in generale. Perché poi comportamenti che si fanno sul campo si ripercuotono sull’esterno”.

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