Heysel, lapide oltraggiata: “Situazione inopportuna”

L’oltraggio è stato cancellato. Ma è durato fin troppo. L’incredibile sfregio ai danni della targa commemorativa delle 39 vittime dell’Heysel allo stadio Re Baldovino di Bruxelles, sotto la quale nella serata di lunedì era stata disposta una fila di cassonetti, è stato corretto attraverso la rimozione degli stessi bidoni, un atto dovuto che non è evidentemente bastato per lenire lo sconcerto e l’indignazione dei tifosi della Juventus.

A denunciare la situazione era stato l’europarlamentare Alberto Cirio, attraverso una lettera al sindaco di Bruxelles Philippe Close: “Mi è stato fatto notare che giusto sotto la lapide che riporta i nomi delle 39 persone che hanno perso la vita, sostano i cassonetti della immondizia. Oltre a ritenerlo indecoroso, penso sia una mancanza di rispetto nei confronti delle vittime e dei loro familiari. Mi sono permesso di segnalarle la cosa, certo che vorrà prenderla in seria considerazione e adottare gli accorgimenti che riterrà opportuni, al fine di garantire il dovuto rispetto ad un monumento che ricorda un momento così triste della nostra storia sportiva recente”.

Lo stesso Close si era prontamente scusato per l’accaduto, affidando all’assessore allo Sport, Alain Courtois, il compito di verificare e risolvere la situazione, giudicata “inopportuna” dallo stesso primo cittadino.
 

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