Gli stadi di Londra raccontati da Carlo Cartacci

È uscito il nuovo interessante libro del poliedrico autore: farmacista, è anche agente sportivo, opinionista e commentatore in talk-show calcistici televisivi.

‘Londra e i suoi stadi’ (Urbone Publishing) è il nuovo interessante libro del poliedrico Carlo Cartacci: farmacista, è anche agente sportivo, opinionista e commentatore in talk-show calcistici televisivi. È nato nel 1968, l’anno del Pallone d’oro a George Best, uno dei pochi britannici ad avere tagliato questo traguardo.

La sua ultima fatica è un volume fotografico sugli stadi di Londra ricco di immagini raccolte in quindici anni di viaggi nella capitale del football. Stadi che non esistono più e che hanno scritto la storia del calcio e nuovi stadi moderni e super tecnologici, pronti a scriverne le pagine del futuro. Un viaggio nel tempo, parlando di impianti iconici come Wembley, stadi come Stamford Bridge ed Emirates Stadium, antichi capolavori di architettura come Craven Cottage, Highbury e Selhurst Park, ma anche tanti incredibili stadi di periferia.

In ‘Londra e i suoi stadi’, la cui prefazione è stata firmata da Maurizio Compagnoni di Sky Sport, Cartacci parla anche dei pub preferiti dai tifosi e che sono la naturale appendice degli stadi. Qui si vivono l’immediata vigilia e il post-partita a suon di musica, con una colonna sonora molto varia e spesso influenzata dallo stretto legame tra cantanti, musicisti o addirittura intere band con la propria squadra del cuore.

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