Gattuso: “Qua mi sento vivo, meritavamo di vincere”

Gennaro Gattuso elogia i suoi dopo il pareggio per 0-0 contro il Verona capolista: “Abbiamo rispettato l’avversario, il Verona è una squadra superiore a noi sulla carta, è prima in classifica e noi sapevamo di non dover sbagliare nulla: ci avrebbero subito castigato. Giocano sempre palla a terra, hanno molta fisicità, mi ricorda un po’ il Foggia dell’anno scorso – riporta Tuttopisa.it -. Forse meritavamo anche di più, ma l’importante è che ci sia sempre il veleno nei miei: la fortuna degli allenatori la fanno i giocatori. Tu puoi proporre qualsiasi cosa durante la settimana, ma se non vedi facce motivate non viene fuori nulla. Ma qui il veleno non manca”.

Il tifo dell’Arena: “Parlavo prima con Toni, mio amico, mi diceva che questo stadio è una bolgia e io gli ho detto che si vede che non capisce un cazzo, passatemi il termine: abbiamo giocato con sole 6000 persone, la metà di quelle che avremmo a condizioni normali. Qua c’erano i presupposti per far calcio a un certo livello, e spero per questo che chi comprerà, se comprerà, capisca bene in che piazza arriva: se si crea entusiasmo i presupposti per far bene a lungo termine ci sono”, le parole riportate da Tuttopisa.it.

“Di certo vedere questa piazza, il senso di appartenenza che hanno i miei ragazzi, mi dà tantissime motivazioni: io qua mi sento vivo. I ragazzi lo scorso anno hanno scritto una pagina di storia importante, se riusciamo a salvarci è un record, e son cazzi per arriverà: nel futuro tutti saranno paragonati a loro”.

La condizione di Mudingayi: “Ha bisogno di un percorso diverso, ve lo dico già da ora: è fermo da un anno e mezzo e ha 35 anni”.

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