Francesco, il nuovo bomber di casa Di Piedi: “Mi diverto tanto”

L’arte di essere centravanti a volte si trasmette di padre in figlio. Francesco Di Piedi è figlio di Michele, già attaccante di svariate squadre che Ermanno Pieroni portò giovanissimo in Inghilterra, allo Sheffield Wednesday. Ora il bomber di famiglia è il classe 2003 che sta mostrando tutto il suo valore nel Progresso di Castel Maggiore, in serie D.

“Da papà ho imparato tanto – dice Francesco a Sportal.it -. Però siamo abbastanza diversi, lui svariava molto per il fronte dell’attacco, io sono più una boa. Un mio modello è Luca Toni, sarebbe splendido ripetere la sua carriera”.

Sia pure giovanissimo Di Piedi junior ha già vissuto importanti esperienze: si è formato nelle giovanili del Cosenza, ha giocato in Spagna (al Marbella con lui c’erano anche Esteban Granero, ex Real Madrid, QPR e Real Sociedad, e Juanmi Callejon, gemello dell’ex Napoli José Maria) e anche nella massima serie di Gibilterra, con il Glacis United, dove si è confrontato con difensori arcigni, alcuni dei quali provenienti da importanti campionati sudamericani.

 “Si è trattata di una scuola importante e molto formativa, perché nessuno ti fa sconti, anche se sei giovanissimo. E impari presto a farti rispettare. A me piace lottare, ma naturalmente ancora di più fare gol o rendermi utile alla squadra” aggiunge Francesco.

Al Progresso si sta ritagliando sempre più spazio e nell’ultimo turno è stato decisivo segnando nei minuti recupero la rete del successo della neopromossa emiliana sul campo del Borgo San Donnino.

“Il merito è sempre di tutta la squadra – si schermisce -. Ho trovato un ambiente meraviglioso, mi sto divertendo tantissimo e sento che sto crescendo, sia dal punto di vista umano che calcistico. Non potevo chiedere di meglio, ho voluto fortemente tornare a giocare in Italia anche se ho avuto più di una proposta da campionati esteri”.

E a proposito di Italia Francesco non si nasconde: “Il mio sogno è approdare nella nazionale maggiore italiana – ammette -. Sono naturalmente consapevole che il traguardo è davvero ambizioso, ma io ce la metterò tutta”.

 

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