Fiorentina, Pezzella racconta la sua quarantena

Il campionato di Serie A si avvia alla ripresa, ma sono ancora tanti i dubbi sulle modalità.

Il capitanto della Fiorentina, German Pezzella, ne ha parlato in una diretta Instagram con il giornalista argentino Daniel Arcucci: “I giocatori vorrebbero ripartire in sicurezza quando il rischio sarà azzerato. Noi abbiamo delle famiglie, come tutti, e ci pensiamo. Ci siamo preparati a casa, ora invece siamo in campo massimo due alla volta, un preparatore e andiamo subito via appena finito l’allenamento. A casa abbiamo tutti gli attrezzi, ma il campo è un’altra cosa. Chi vive poi in appartamento non si è potuto allenare molto bene. Dal 18 maggio dovremo pernottare in un hotel, e chiuderci lì come se fosse un bunker, prima di capire se sarà decisa la ripresa del campionato”.

Pezzella è poi tornato sull’ultima gara disputata prima della sospensione del campionato: “A Udine abbiamo giocato l’ultima partita, era l’8 marzo scorso e siamo tornati lì due volte perché la prima volta c’è stato un rinvio – ha ricordato l’argentino – Pensavamo di non giocare perché si diceva che avrebbero sospeso la giornata. Nel club abbiamo avuto persone che sono dovute andare in ospedale per essere curate. Ci siamo preoccupati, ma ora sta tutto calando e sono ottimista anche per l’Argentina. Mi hanno fatto tanti test, sangue e urine, anche al centro sportivo, con gli stessi controlli che si fanno ad inizio stagione”.

 

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