Cristiano Ronaldo, Andrea Agnelli non ha dubbi

Le parole di Andrea Agnelli

Il giorno dopo l’assemblea dei soci dell’Inter, è stata la volta di quella della Juventus.

Dopo aver approvato il bilancio e un aumento di capitale da 400 milioni, Andrea Agnelli si è rivolto agli azionisti: “E’ giusto raccontarvi che cosa ha fatto la Juventus e che cosa farà. Innanzitutto è importante avere un quadro della situazione economica globale del calcio. Le previsioni parlavano di una crescita enorme, distaccata dalla situazione mondiale. Parallelamente, abbiamo assistito a una grande inflazione del mercato dei giocatori. Tutto questo porta a una riflessione: si trattava di investimenti con aspettative di ritorni successivi. In questo contesto è corretto analizzare che cosa ha fatto la Juventus in questi anni”. 

Tanti i temi toccati dal numero uno bianconero: “Nel ciclo 2014-2018 il nostro fatturato è stato costantemente sopra i 400 milioni. Per questo motivo era arrivato il momento di investire, per pensare in grande. Poi è arrivato il Covid, che ha colpito tutti, e il mondo si è fermato. Nella mia gioventù, la parola ‘quarantena’ non esisteva. Il mondo è cambiato nelle nostre abitudini, ci siamo vaccinati, perché credo che sia la cosa giusta da fare, per noi e per le persone più fragili. Il mondo del calcio ha affrontato una situazione mai vista, con tamponi costanti, ‘bolle’, ed è stato un periodo irreale, che ha comportato poi una serie di crisi, soprattutto economiche. Uno dei principali cambiamenti nel mondo del calcio è stato il totale ridimensionamento del mercato dei trasferimenti dei calciatori. Se torneremo alla normalità, potremo avere un consuntivo reale degli effetti del Covid al termine della stagione in corso. Il piano espansivo proposto nel 2019 era credibile allora e lo è oggi, e ha le carte in regola per ripartire, grazie all’aumento di capitale che oggi sottoponiamo alla Vostra attenzione”.

Chiosa su Cristiano Ronaldo: “Averlo è stato un onore e un piacere, lo ringrazio per averci fatto gioire così tanto. L’unico peccato è stato non avere il pubblico allo stadio per un anno e mezzo su tre. La Juventus però è più grande di chiunque abbia avuto l’onore di far parte del suo percorso dal 1897 ad oggi, la Juve viene prima di qualunque persona”.

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