
"In Italia credo che siamo troppo legati a quello che sono i sistemi e i moduli. Quello che conta sono i principi di gioco".
Cristian Chivu, pronto all’esordio nel Mondiale per club, ha parlato in conferenza stampa: “La squadra ha lavorato bene, sono due giorni che ci siamo riuniti quasi al completo. Ovviamente c’è qualche problema, qualche acciacco. Però tutto sommato niente di particolare o di grave. Del resto i nuovi arrivati hanno hanno svolto un bel lavoro”.
Non sarà solo il debutto di Chivu: ”Luis Henrique è un po’ indietro di condizione perché ha avuto qualche settimana in più di vacanza. Petar (Sucic, ndr) è tornato dalla nazionale direttamente qua, ha qualche allenamento in più con noi. E sicuramente li vedrete, avremo la possibilità di vederli all’opera o dall’inizio a partita in corso”.
L’ex allenatore del Parma non ha svelato come giocherà: “In Italia credo che siamo troppo legati a quello che sono i sistemi e i moduli. Quello che conta sono i principi di gioco che sono più importanti di qualsiasi sistema di gioco. Ovvio che negli ultimi anni l’Inter ha usufruito di questo sistema di gioco e questo modo di occupare il campo però, con la cosa più importante ovvero quella di avere principi che le ha permesso poi di ottenere anche dei risultati importanti”, ha aggiunto il nuovo tecnico dell’Inter.
“I principi non bisogna mai perderli, ci vuole tanta fluidità, tanta mobilità, tanta asimmetria, perché nel calcio di oggi non bisogna mai dare punti di riferimento, cercare sempre di creare delle problematiche all’organizzazione difensiva dell’avversario, che venga a prenderci a uomo che o che abbia un comportamento più passivo della difesa della porta. Però i principi questa squadra li ha sempre avuti. Noi cercheremo di aggiungere qualcosina in più, è ovvio che non è semplice. Prima di una preparazione della partita ovvio che c’è bisogno di tempo, però qualcosina probabilmente si vedrà già da domani”.
“Bisogna non pensare al passato anche perché non lo possiamo cambiare, bisogna pensare che questo è il finale della stagione 2024/2025, che è una competizione che bisogna onorare per una squadra come l’Inter. Bisogna venire qua per essere la miglior versione di quello che è questo gruppo e questa squadra. Non bisogna pensare e cercare scuse e alibi per quanto riguarda la condizione fisica, come non bisogna cercarne per quanto riguarda la condizione mentale. Siamo pronti e abbiamo cercato di lavorare in questi giorni per creare una squadra con una serenità mentale e fisica che ci permette di avere delle buone prestazioni”, ha concluso Chivu.