Verona, rigori fatali: agli ottavi di Coppa Italia ci va il Venezia

Articolo di Marco Enzo Venturini

Pioggia battente e poche occasioni per il Verona, che subisce il Venezia in casa e poi cade ai rigori: decisivo l'errore di Ebossé.

Il Verona cade in casa nel derby contro il Venezia, e saranno i lagunari a giocare gli ottavi di Coppa Italia contro l’Inter a San Siro. Al Bentegodi termina 0-0 una partita anche sospesa per le proibitive condizioni del meteo, e sono i calci di rigore a determinare il passaggio del turno: tutti realizzano il proprio tranne Ebossé, il cui tentativo di trasformazione è neutralizzato da Plizzari, e Lella decide a favore degli ospiti.

La pioggia condiziona non poco la partita, tanto che i primi minuti non regalano occasioni degne di tale nome. Il Verona prova a costruire, il Venezia controlla e la prima conclusione della partita arriva oltre il quarto d’ora con Ajayj. La prima vera parata è però del portiere di casa Perilli, attento su Compagnon. E di fatto nel primo tempo non succede più nulla.

La ripresa è però ancora più accidentata, dato che già al rientro in campo delle squadre alla pioggia si aggiunge la grandine. L’arbitro Calzavara ordina l’interruzione del match al 2′ minuto, e ne durerà circa venti. E il Venezia prova eccome a guadagnarsi il passaggio del turno, tanto che Sagrado colpisce il palo. Poi ancora Perilli nega il gol a Sidibé, mentre il Verona si fa vedere solo quando Cham finisce a terra in area e reclama per un rigore che l’arbitro non concede.

I rigori però arrivano, ma sono frutto dello 0-0 finale. Kastanos e Fila non sbaglia, lo fa Ebossé con Plizzari che scatena la gioia del Venezia. Poi non sbaglia più nessuno: Yeboah, Al Musrati, Svoboda, Giovane, Bohinen e Orban. Il rigore decisivo è affidato a Lella, che spiazza Perilli, elimina il Verona e permette ai lagunari di proseguire la loro avventura in Coppa Italia.

Giornalista iscritto all'Albo dei Pubblicisti della Lombardia, ha iniziato la sua collaborazione con Sportal.it nel 2012 intervallandola con altre importanti esperienze in ambito sportivo e non solo. Laureato in Scienze Giuridiche, ha scritto di politica, economia, ambiente e legge. Ma calcio, F1 e wrestling restano la sua isola felice.

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