Ci pensa sempre Manolas, la Roma acciuffa l’Atalanta

Dal Barcellona all’Atalanta, ci pensa sempre Kostantinos Manolas. La Roma dell’attacco grandi firme si aggrappa ancora alla testa del difensore greco, già nella storia del club grazie allo storico gol della qualificazione contro i blaugrana nei quarti della Champions 2018 ed ora autore di un’altra rete magari meno importante, ma che mette almeno in parte il silenziatore alle prime polemiche stagionali attorno alla squadra di Di Francesco, ancora sotto shock per la cessione di Strootman e ancora alla caccia degli equilibri giusti dopo i tanti cambiamenti del mercato.

Il posticipo della seconda giornata termina con un 3-3 che costa ad entrambe il primo posto, ma che dà qualche spunto ai due tecnici: la Dea è pronta per il Copenaghen e l’assalto ai gironi di Europa League e ha trovato nel deb argentino Rigoni una pedina molto utile, mentre Di Francesco raccoglie dividendi dallo spostamento in avanti di Pastore, autore dello spettacolare colpo di tacco che sblocca la partita dopo due minuti su cross di Under e della punizione corretta da Manolas, che la chiude a otto dalla fine. In mezzo, quasi solo Atalanta, eccetto la percussione di Florenzi che al 60’ ha riaperto una gara che sul 3-1 del primo tempo sembrava chiusa.

La Roma del centrocampo giovane, con Pellegrini e l’ex Cristante al fianco di De Rossi, fa acqua senza palla, così l’Atalanta fa tre gol in 20’ e ne sfiora altrettanti: al 20’ pareggia Castagne raccogliendo un palo di Zapata, poi al 23’ e al 38’ è la volta di Rigoni, che capitalizza gli assist di Zapata e Pasalic. Nel secondo tempo Di Francesco gioca subito le carte N’Zonzi e Kluivert, il 4-2-3-1 diventerà della disperazione con Schick per Florenzi e Pastore a centrocampo e alla fine il pareggio arriva. Più col cuore che con il gioco.

 

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