
Wesley Sneijder ha parlato alla Gazzetta dello Sport in vista della finale di Champions League tra Psg e Inter.
Wesley Sneijder ha parlato alla Gazzetta dello Sport in vista della finale di Champions League tra Psg e Inter: “C’ero anche a Istanbul due anni fa, ma questa è diversa”.
“Non solo perché non c’è una netta favorita o perché il Psg sembra meno dominante di quanto fosse il City nel 2023. È l’Inter che è qualcosa di differente rispetto a prima: è più grande, più forte, più consapevole. Posso dire che ha completato un percorso lungo, ha raggiunto la maturazione definitiva. Anche le sconfitte, come quella di due stagioni fa, sono servite per farla diventare così completa. Anzi, sono convinto che la squadra sarà motivata a reagire subito allo scudetto perso: è e sarà un grande rimpianto perché mancava pochissimo per la vittoria. Non chiedetemi però pronostici perché, chi li fa, poi li sbaglia, ma credo davvero in questa squadra e in Simone Inzaghi. Speriamo che ci ricorderemo a lungo di questo sabato 31 maggio 2025″.
Capitolo Inzaghi: “Non credo sia una situazione uguale a quella di José nel 2010, non mi immagino la stessa decisione. Spero che resti ancora perché il ciclo non è finito, ma bisogna rispettare comunque le scelte individuali, ieri come oggi: non possiamo sapere mai cosa ci sia nel cuore e nella testa delle persone, soprattutto di un allenatore sempre sotto pressione per 4 stagioni, belle ma difficili. L’Inter è sempre più grande di qualsiasi tecnico, ma cosa vuoi dire a Inzaghi? Al di là di qualsiasi risultato e di ciò che vorrà fare nel futuro, ha riportato il club nel punto più alto, stabilmente, lì dove stanno le migliori squadre al mondo. Il rispetto non si compra, Simone ha il rispetto di tutto il mondo del calcio”.