Caso Vlahovic, per Gasperini non è razzismo

Gasperini sentenzia sul caso Vlahovic: “Non è razzismo”

Il finale di AtalantaJuventus è stato purtroppo caratterizzato dal caso Vlahovic: il serbo ha reagito ai cori e agli insulti di alcuni tifosi ed è stato ammonito. Ai microfoni di DAZN Gian Piero Gasperini ha però sentenziato: “Ho già detto che abbiamo in campo giocatori come Pasalic e Djimsiti. Non tutto è razzismo, a volte sono anche cose individuali. E’ come quando viene insultato in uno stadio, è più maleducazione che razzismo”. 

“Se fosse razzismo sarebbe insultato anche Pasalic perché va a colpire tutta l’etnia. Spesso negli stadi si assiste a diversi insulti: tendo a pensarla così perché il razzismo è una cosa molto grave, molto peggiore e che coinvolge più persone. Purtroppo sono cori maleducati rivolti a un giocatore. Io sono d’accordo che il razzismo va combattuto ma non va confuso. Mi dissocio da qualsiasi forma di maleducazione, di insulto. Nelle partite di calcio bisogna tifare la propria squadra, il razzismo è una cosa molto più seria che va combattuta”.

In conferenza stampa ha analizzato così la partita: “Nei primi minuti siamo partiti abbastanza bene, poi ci siamo abbassati troppo, questo favoriva la pericolosità della Juventus. Li abbiamo costretti a giocare spesso dietro, abbiamo avuto anche l’occasione di costruire ottime situazioni da gol, oggi l’episodio non è stato premiato”.

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