Agguato al pullman del Parma: aperta un’inchiesta

La gioia per la vittoria, ancora più dolce perché inattesa quanta autoritaria, verrà assaporata lentamente dai tifosi del Parma, dai giocatori e dallo staff tecnico. Il 2-0 al Mapei Stadium diventa d’ufficio il punto più alto della storia del Parma Calcio 1913, meglio anche del rigore di Corapi al Bellaria che ha sancito il ritorno tra i professionisti.

Certo, serviranno altri test per capire se è stata l’effimera gioia di una notte o la vera svolta, come auspicato da mister D’Aversa al termine della gara e da capitan Lucarelli in un lungo post notturno su facebook (“Ripartiamo sapendo che nulla è conquistato, ma che con l’umiltà e il sacrificio possiamo competere per quell’obiettivo che mi rimane da conquistare insieme a voi”).

Intanto però la corsa sotto la Curva Nord al fischio finale dell’arbitro ha permesso di cancellare, seppur per qualche istante, la grande paura con cui la notte del derby si era aperta, causata dall’agguato dei tifosi della Reggiana al pullman che ha portato i giocatori crociati all’interno del Mapei Stadium.

Un atto ovviamente premeditato, che per puro caso non è sfociato in tragedia. Merito doppio per la squadra essere riuscita a isolarsi in campo da quanto successo. Ma le indagini sono già partite.

Nulla ha potuto il Giudice Sportivo, che può deliberare solo su fatti che avvengono all’interno del campo di gioco: così, beffardamente, per il momento non c’è nessun provvedimento a carico della Reggiana, mentre sono stati inflitti 1000 euro di multa al Parma per il lancio di un fumogeno in campo da parte dei tifosi crociati prima dell’avvio del secondo tempo. Ma la Procura Federale, proprio su sollecito del Giudice Sportivo, ha già deciso di aprire un’inchiesta sui fatti del pre-gara. 

“Il Giudice Sportivo – si legge nel comunicato – letto il rituale rapporto del Commissario di Campo e del Collaboratore della Procura Federale in ordine agli incidenti provocati dai sostenitori della società Reggiana all’arrivo del Pullman della squadra del Parma, in prossimità dello stadio, riservata ogni decisione in merito, dispone che, al fine di ogni opportuna valutazione dei fatti stessi, venga acquisito a cura della Procura Federale un supplemento di indagini. In particolare se gli eventi riportati nella relazione siano stati percepiti direttamente dal collaboratore o allo stesso riferiti da terze persone”.
 
“Ci aspettavano – ha raccontato l’autista del pullman Aldo Squeri, come riportato da Tuttosport – Ho dovuto accelerare e zigzagare, rischiando di investire persone”. E pensare che all’interno dello stadio tra le tifoserie, cori di scherno a parte, è filato tutto liscio.

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