Piero Bucchi e gli schiaffi del Covid-19

Bucchi si sofferma sui problemi di Cantù.

Il capo allenatore di Cantù, Piero Bucchi, ha parlato alla vigilia della sfida di Brescia:  “Avrei preferito avere una settimana intera di lavoro, questo perché io sono risultato negativo con l’ultimo tampone e, ciononostante, ho preferito essere in panchina immediatamente. È chiaro, però, che la partita con Trento è stata una partita per certi versi insufficiente, lo sappiamo. C’è, quindi, da una parte la voglia di andare in campo per cercare di invertire subito la rotta, dall’altra anche l’esigenza di chiuderci in palestra a lavorare per ritrovare il ritmo giusto“.

“Come ho trovato la squadra dopo tre settimane di assenza? A essere onesti ho trovato la squadra un po’ giù. Ma è inevitabile. Quando mancano il capo allenatore e il vice allenatore, e per tre settimane abbondanti c’è il solo allenatore Visciglia, che è certamente un ottimo allenatore ma che ancora non ha l’esperienza sufficiente per guidare un gruppo per così tanto tempo, è chiaro che qualcosa si perde. Non eravamo certo quelli di Cremona, di Treviso, ma anche di Trieste, con cui abbiamo fatto partite di più spessore. Certamente la squadra qualcosa ha perso. Non è colpa di nessuno, direi che la responsabilità è del covid. Purtroppo, mi dispiace molto perché eravamo riusciti a raggiungere un buon ritmo, vincendo e perdendo, ma, comunque, con una faccia diversa da quella che ho visto con Trento. Abbiamo combattuto ma con troppi errori, che ovviamente vanno poi a pesare sul risultato. I ragazzi ci hanno provato, assolutamente. È stata una partita sicuramente spigolosa, dove la squadra non si è tirata indietro, tuttavia nello sport, alla fine, conta il lavoro settimanale e quanto e come ti alleni. Solo questo diventa poi lo specchio della partita che andrai a fare. Ho trovato una squadra un po’ sottotono fisicamente e atleticamente però, ripeto, sono cose che possono accadere, soprattutto in un’annata come questa, in cui il Covid ha picchiato duro. Cantù, in particolare, credo abbia avuto due schiaffi notevoli: a ottobre-novembre, quando io non c’ero, e questa seconda volta in cui, a mio parere, lo schiaffo è stato ancor più pesante perché ha interrotto un ritmo che, secondo me, era un buono, lo ripeto“.

“Questo non vuol dire che in questo momento ci siamo abbattuti. Deve solamente essere uno stimolo maggiore per la gara di domani. Dobbiamo cercare di raccogliere tutte le energie possibili, arrivare alla gara di domani sera con la giusta determinazione e sopperire a qualcosa che forse in questo momento ci manca dal punto di vista tecnico, con ancora più cattiveria“ ha concluso l’head coach dei canturini

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