Olimpia in apnea, Stella Rossa sempre avanti

Dalla migliore alla peggiore partita dell’anno. Dopo la grande prova di martedì contro il Baskonia, la seconda consecutiva dopo quella contro l’Efes, oggi l’Olimpia Milano disputa una gara da dimenticare sul campo della Stella Rossa Belgrado (83-70) e subisce la quarta sconfitta europea. La difesa dei serbi non permette all’attacco biancorosso di sviluppare il classico gioco in velocità e vengono segnati appena 70 punti, ci sono molti giocatori sottotono (Hickman e Raduljica su tutti), alcune distrazioni fatali ed anche qualche rotazione piuttosto discutibile. Tra i padroni di casa da segnalare la prova balistica di Simonovic (5/7 da tre punti).

L’inizio del match è di Kuzmic, sofferto da Raduljica, ma il timeout di Repesa scuote immediatamente i campioni d’Italia, anche con l’ingresso di un McLean molto incisivo in difesa ed a rimbalzo. Il parziale si allunga fino al 12-2, con ottime risposte di Gentile e riuscendo a superare l’intensità difensiva dei padroni di casa, attaccando bene il canestro. L’EA7 sale anche a +5, però nel secondo quarto c’è un clamoroso Simonovic per i serbi, che segna quattro triple (due da ben oltre i 6.75), e ribalta la partita (32-25 al 16’), complice un attacco biancorosso quasi bloccato, soffocato dalla difesa della Stella Rossa e con qualche errore di troppo da vicino a canestro.

Inizia male la ripresa e Repesa chiama timeout dopo meno di un minuto, ma i padroni di casa sono caldissimi dall’arco e volano in doppia cifra di vantaggio (43-32 al 21’). La zona mette qualche granello di sabbia nell’attacco serbo, ci sono troppe distrazioni e manca la continuità in attacco, così è sempre la Stella Rossa a fare la partita, anche Dragic tiene l’EA7 in partita. Ma la squadra biancorossa oggi non c’è, commette errori banalissimi, come due falli sul tiro da tre punti, una palla già recuperata e messa in mano Walters ed i serbi ne approfittano, per scappare via definitivamente. Arriva anche il +18, poi nel finale Milano rende meno pesante il punteggio, non la sconfitta.

In collaborazione con basketissimo.com.

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