La U16 salva una stagione da brivido

Con un bronzo casalingo sfruttando la generosa roccaforte di Udine che ogni stagione organizza puntualmente un europeo o un mondiale giovanile con un concorso di pubblico sopra la media e importante per l’unica medaglia della stagione nel settore maschile si colma un vuoto di ben 29 anni, anche se quella era una medaglia d’oro e una finale per il titolo. La firma ce l’ha messa il campione europeo ’99 dell’Italia di Tanjevic scelto proprio dal suo mentore per l’attività delle selezioni U15 e 16 e che con l’uscita di scena non annunciata in primavera del dt azzurro correva da isolato rispondendo con i risultati, un pizzico di fortuna (il canestro del sorpasso finale di Matteo Spagnolo contro la Grecia nei quarti valso l’azzurro un posto nel quintetto All Star) e senza atteggiamenti teatrali che sono il marchio di fabbrica dei colleghi dell’ultimo decennio dove i maggiori risultati agli europei sono stati firmati da un coach della Serie A in prestito al settore azzurro, Pino Sacripanti. Vale a dire l’oro di Tallinn 2013 e l’argento 2011, i due migliori risultati del settore negli ultimi 10, quelli del passaggio dalla guida azzurra di Recalcati a Pianigiani con la Under 20 che facevano pensare a un ritorno questa estate del coach canturino dopo essere stato messo alla porta a metà stagione dalla Virtus Bologna.

Nei 3 mini-europei maschili di questa estate dominati dalla Spagna con due ori e un argento e una tripla finale da record l’Italia che ha perso un posto nel ranking mondiale, dall’11° al 10°, la U16 ha salvato una stagione da brivido, con la U20 di Capobianco e la U18 in zona retrocessione (13° e 9° posto). Ma le squadre italiane sull’orlo del precipizio sono state brave a rimediare nel girone di consolazione, la U20 dopo aver perso dalla Serbia nella prima fase l’ha mandata in B battendola nello spareggio e poi s’è salvata battendo la Polonia mentre la U18 di Antonio Bocchino dopo la sconfitta con la Turchia nell’eliminatorie diretta ha chiuso col 9° posto finendo il torneo con i successi contro Montenegro coi quali aveva perso all’esordio, Croazia e Serbia. Anche la Under16 ha finito con un prestigioso riscatto scippando sabato la medaglia di bronzo ai russi vincitori nella fase di classificazione. La U16 ha avuto due giocatori da podio, come Matteo Spagnolo che il Real Madrid aveva preso dopo averlo visto all’opera l’anno passato al suo primo anno con la U16 e Davide Casarin, titolare nella Reyer campione d’Italia, assente l’anno scorso per infortunio e quest’anno utilizzato anche dalla U18 e con i 28 punti nella prima gara contro i russi è stato il top-scorer assoluto con 28 punti. Ma Gabriele Stefanini, migliorato nella NCAA, ha segnato ben due volte 27 punti contro la Serbia di Pecarski, il miglior “under 20” europeo, e il 13° posto gli ha negato un posto nel quintetto All Star.

Dopo due minuti incerti, la Spagna che l’anno scorso aveva perso il titolo U16 in maniera rocambolesca con la Croazia, ha dominato una Francia fisicamente devastante, con 7 giganti  sopra i 2 metri fra cui il 2,18 Victor Wembayama, quindicenne somigliante al giovane Alcindor e premiato come All Star. Formidabile oltre alla press difensiva la trazione posteriore degli iberici, con la guardia Dominguez e il play Nunez. Con un anno di più, Dominguez è stato premiato come MVP ma Juan Nunez, compagno di Spagnolo nel Real, è stato uno spettacolo, la copia mancina di Sergi Llull, canestri da fuori, estro, e entrate e scarico sul lato debole. Un piccolo regista con classe e testa e nervi saldi. Per la verità fra le medaglie degli italiani dovremmo mettere anche quella di Alessandro Scariolo, figlio del bresciano CT della Spagna nato dal matrimonio con Blanca Ares, la grande giocatrice spagnola che non ha avuto dubbi sulla scelta della nazionalità cestistica del loro primogenito.

Fra 4 giorni a Skopje comincia l’ultimo europeo della stagione, l’Italia è la nuova dominatrice del settore femminile, ha soppiantato la Spagna e battendo le spagnole nei quarti ha vinto l’oro nella Under20 e Under18 e negato alle iberiche il podio, oltre ad avere due giocatrici nel quintetto All Star e la MVP (Sara Madera e Costanza Verona U20, Ilaria Panzera e Caterina Gilli U18). E’ campione europea uscente nella U16 e un triplo oro sarebbe un risultato da Guinness senza precedenti e un modo per avere fiducia sul futuro della squadra nazionale che nelle ultime due stagione ha mancato la qualificazione ai mondiali e al torneo pre-olimpico con due europei finiti male.

Di Enrico Campana

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