I playoff di Campana: “La via crucis di Trento”

Sportal.it ha chiesto un intervento sui playoff a Enrico Campana, giornalista grande esperto di basket e già prima firma della ‘Gazzetta dello Sport’.

Nulla da fare. Dopo un primo tempo guerreggiato di Trento, è stato ko tecnico per manifesta inferiorità, anche se ultima a uscire dai quarti col suo inesauribile spirito combattivo. A Venezia è venuto alla sconto il diverso peso specifico dell’organico, la stanchezza di una stagione tormentatissima per riagguantare i playoff. E al momento delle rotazioni, dopo un primo quarto sofferto ma equilibrato (16-14), Buscaglia  non s’immaginava la sgradita sorpresa di aver perso del tutto la sua reattiva panchina. Quasi per una sorta di incantesimo crudele, i suoi cambi fossero diventati  fantasmi,  incapaci di fare le cose più semplici, spesso con tiri che non toccavano nemmeno il ferro.  Non si è mai visto nel basket, in un competizione di questo livello,  i panchinari segnare un solo punto, quello di Jovanovic. Nessun canestro invece per Flaccadori, Pascolo e Mian in versione lilipuziana. Siccome i punti della panchina veneziana sono stati 26, questo spiega i 25 punti di scarto. Preso il controllo della gara grazie ai rimbalzi (37/30)  la Reyer con un paio di spallate micidiali,l’ultima con una gragnuola  di triple di Haynes dopo quella nella parte centrale del match di Bramos e Daye,  ha demolito  gli ostici rivali ritrovando fiducia in se stessa.

Peccato per la mia deliziosa banda del lucchetto  giunta alla gara decisiva stremata per la rimonta da 0-2 nella serie del nord-est, prosciugata di tutte le risorse fisiche e mentali necessarie per relizzare  la sua  difesa scientifica.   L’istrice della LBA,  che dovrebbe gemellarsi con l’agguerrita contrada di Siena il cui motto è “sol per difesa io pungo” per questa specifica e comune abilità, putroppo aveva già compiuto un miracolo nel riuscire a portare la Reyer alla quinta partita ,salvando comunque l’onore e i conti economici per rimanere nell’elite del basket. E di questi tempi non è cosa da poco. Coach  Walter De Raffaele  orgogliosamente ha messo l’accento della quinta semifinale consecutiva e col suo potenziale, e con la crescita di De Nicolo e percentuali di tiro come quelle di ieri notte (32 canestri contro 21 soli)  il doge Brugnaro torna a sognare un altro scudetto per festeggiare la Sènsa, ovvero la festa dell’Ascensione, non fosse che la sua squadra non vince in trasferta dal 17 di marzo, oltre due mesi.

STATS – Austin Daye da palla al piede nella gara precedente a MVP ma  per le cifre, firmando l’unica doppia-doppia (13 punti, 11 rimbalzi, 26 di valutazione). Ha avuto il merito di segnare i canestri del primo allungo all’inizio el secondo tempo , anche se la partita l’ha cambiata ancora una volta Andrea De Nicolao trasmettendo la scossa agonistica necessaria per neutralizzare le trappole difensive trentine. E’ stato un suo coast to coast a rompere l’inerzia del primo tempo (12/11), ha alzato  il ritmo, rivaleggiato alla pari con Craft, e il primato dei 10 assist sancisce  la sua crescita esponenziale. Pronto per guidare una squadra importante, del resto era  il play del maggior successo delle giovanili azzurre nell’ultmo decennio, l’Europeo U20. Confermo quanto scritto prima di questa gara: o titolare, o provare a misurarsi in Euroleague e giocare all’estero.  Anche perchè dovesse vincere lo scudetto, la Reyer non può giocare questa competizione, l’unica licenza italiana è saldamente nelle mani dell’Armani.

Per le cifre, due dati per far capire la via crucis di Trento: oltre al maggior scarto nei quarti di finale nel punteggio e valutazione (-25 e-44)  il 18,1  nel tiro da 3 a metà gara, le 20 palle perse high negativo della serie la sua panchina fantasma: 1 solo punto di Jovanovic (contro 26, quindi proprio i 25 punti di differenza) e nessun canestro del trio italiano Flaccadori-Pascolo-Mian. Un dato, purtroppo, che resterà negli annali, ma come telaio questa squadra non era certo quella delle due finali scudetto. E dopo aver perduto le prime 5 gare della stagione a recuperato i playoff con 11 vittorie, la migliore nel girone di ritorno. Duro perdere due giocatori come Sutton e Shields, si chiude un ciclo e coach Buscaglia  è la prima scelta di Cantù per il rilancio.

LA CURIOSITA’ – La sana rivalità fra i due club protagonisti della storia infinita di questi playoff con tre scontri diretti nelle ultime 3 stagione e una supremazia veneziana (2/1 e lo scudetto) in clima di elezioni  è stata anche manifestata da un cartello divertente, opera di un tifoso lagunare che la Tv ha inquadrato,  con la scritta “Trentino comunisti”. In effetti è stato uno scontro di due culture, la Reyer è di proprietà del Doge di Venezia, un capitalista, Trentolabororio del futuro pratica la politica della lesina col suo  consorzio e il presidente-giornalista.

NOTA NEGATIVA – Il calendario massacrante delle semifinali, anche più duro di quello della NBA tiranna con squadre di 13 giocatori, mentre Cremona ne ha 10 e  deve fare miracoli per evitare  di crollare come Dorando Petri. Si tratta di 5  gare possibili in 9 giorni e senza una sosta dopo i quarti e considerando le trsferte andata-ritorno. La LBA farà bene a mettere ai voti l’obbligatorietà dei 12 giocatori e abortita la A a 18 squadre, insistere per uno straniero in più, magari solo per i playoff,  al posto dello juniores che non gioca mai. La quota stranieri è ormai solo un’ipocrisia. Infine: due errori madornali,imperdonabili contro Trento, della terna arbitrale evidenziati dal replay Rai, il più grave non aver dato il canestro dopo che la palla dell’attaccante aveva toccato il tabellone e il difensore veneziano non poteva spazzarla via. Nei playoff servono bravi professori,  non si mandano bidelli…

TABELLONE – MILANO-Avellino 3-2, SASSARI-Brindisi 3-0; CREMONA-Trieste 3-1; VENEZIA-Trento 3-2. Semifinali dal 29 maggio al 7 giugno, sempre al meglio delle 5 partite, si comincia mercoledì sera al Forum (20.45, Rai e Eurosport) e l’attesissimo revival  Milano-Sassari.  Milano pena nei playoff per battere Avellino, rimasta a bocca asciutta in Eurolega e in Coppa Italia e Sassari che nei quarti è stata l’unica a vincere 3/0 e con cifre-record (106 punti, 129 di valutazione), viene da 20 vittorie consecutive e ora vanta anche un piccolo quarto di nobiltà internazionale avendo trionfato in Europe Cup. Il 30 maggio  parte l’altra semifinale con l’inedito Cremona-Reyer, Cremona di Meo Sacchetti è una realtà, ripescata è arivata l’anno scorso nei playoff perdendo con Venezia. La Reyer ha la miglior panchina, non c’è Tonut per un problema neurologico causa di forti cefalee, ma in  trasferta è soft. Però in casa sua detta legge, come ai tempi della Serenissima;  nel Rinascimento Firenze, Milano, Carlo V , Ferrara e papa Giuio II si guardavano bene dall’attaccare la Repubblica di San Marco.

ALTRI MONDI – Per i mondiali in Cina, dopo le dimissioni di Jay Traiano, la scelta del CANADA  è caduta su coach NURSE, americano dello Iowa che al debutto nella NBA ha portato i Raptors alla prima finale nella giovane storia della franchigia  nata nel ’95. Il Canada sarà una squadra pericolosa con le giovani stars Wiggins, Murray, Thompson vincitore del titolo NBA con Cleveland, e alcuni giocatori in forza alle squadre europee, Pangos, Wiltjer e lo spettacoloso Deshawn PIERRE oggi ago della bilancia di Sassari…. Se al Mondiale il Canada arriva fra le prime 7 e  si qualifica per le Olimpiadi il coach viene confermato… Ma non c’è ancora la firma, e la soluzione di riserva sarebbe Ettore MESSINA…. Su invito del Museo del Basket milanese, Chuck JURA sarà in Italia il 21 giugno per  revival dedicato ai tempi e i personaggi della All’Onestà in cui lo serico del Nebraska era un mito. Dopo la vittoria della De Longhi Treviso su Treviglio, nell’altra semifinale di gara1 dei playoff CAPO D’ORLANDO ha battuto Bergamo 87-75…  Le 4 squadre si giocano la terza promozione in serie A1…

Articoli correlati