I playoff di Campana: “E ora sotto con la finale”

Sportal.it ha chiesto un intervento sui playoff a Enrico Campana, giornalista grande esperto di basket e già prima firma della ‘Gazzetta dello Sport’.

Prima finale Venezia-Sassari, seconda per entrambe, 4 anni fa Sassari vinse il suo primo tricolore battendo Reggio Emilia , 2 anni fa Venezia battè Trento – complice il grandissimo favore di aver eliminato Milano – vincendo il suo primo titolo dell’era moderna. L’Armani era la grande favorita di questa stagione, ma nel decennio della Maison non ha mai fatto il bis e dopo i 3 scudetti firmati Banchi, Repesa e Pianigiani la stagione successiva i primi due allenatori hanno perso la serie con Sassari e Trento e… pure il posto, Pianigiani ha un altro anno di contratto ma la sua sorte parrebbe dipendere non dal cappotto coi sardi ma dal nuovo presidente.

Sassari ha vinto due volte a Milano, è arrivata alla finale imbattuta (nei quarti 3/0 con Brindisi), a Venezia sono state invece necessarie 10 gare per giocarsi lo scudetto. Ha vinto due volte a Cremona rompendo il ghiaccio dopo 75 giorni di sconfitte in trasferta, infine è arrivato il bis venerdì notte con l’identico copione di gara4. Quella della rocambolesca rimonta nella quale ha sbagliato il canestro del pareggio dopo aver recuperato 26 punti in casa. Nella bella dii Cremona il vantaggio si è teso all’enormità di 23 punti (42-65) a 1’30 dalla fine del 3° quarto, poi la Vanoli ha preso coraggio riuscendo ad arrivare eroicamente a meno 9 (65-74). Con 3 minuti ancora da giocare ha però mancato per ben 3 volte la tripla per riaprire i giochi e la sentenza definitiva è arrivata ancora per mano di Bramos. Il grecoamericano è il giocatore-simbolo della rinascita della Reyer con Recalcati e Casarin. Dopo aver messo la sua firma nel primo scudetto affondando di triple i trentini, è stato il MVP della serie quando tutti si aspettavano il duello (tradito) fra Crawford e Watt i più votati per il titolo di MVP della stagione.

Avevo segnalato che Venezia poteva mettere in campo la squadra più lunga e completa, specie dopo aver recuperato Tonut, giocatore fondamentale per trovare il ritmo giusto, e recuperato l’ex NBA Austin Daye minacciato di taglio durante a stagione, una star di grande talento ma poca umiltà. La panchina ha segnato 41 punti, più della metà, e mentre De Raffaele metteva in campo forze fresche e motivate, mastro Sacchetti, eroe di questa stagione incredibile, vedeva la sua squadra perdere in lucidità nell’impari lotta. Le ultime due partite sono stati come una gara di scacchi giocata senza due pedine, torre e cavallo, o in senso atletico come una staffetta sui 5mila metri fra 12 atleti contro 7-8. Alla fine lo sport è talento, agonismo, tecnica, tattica, ma il debito fisiologico era troppo, quasi inestinguibile. Solo la dea bendata poteva farci qualcosa, ma stavolta ha cambiato cavallo con i problemi fisici di Diener e il calo di rendimento di Crawford. E’ l’ultimo assedio ha ricordato i successi della Serenissima sui mari, tutti leoni sotto la bandiera di San Marco. Finale meritata, Sassari mette però in campo un’artiglieria micidiale, se la serie va alle lunghe sarà meglio per la Reyer. Poi ci sono le astuzie e le mosse dei due allenatori e la scelta delle terne arbitrali, e la mia fiducia è qui messa a dura prova, abbiamo solo 4-5 arbitri a livello internazionale, pochi per una maratona di questo livello.

STATS – Cremona scende al minimo nel punteggio (69) e Valutazione (69) della serie e dal massimo punteggio totale (80-87,167) e valutazione (87-97, 184) di G1 si è ripetuto il minimo totale nel punteggio (148, 69-79 G5; 148, 73-75 ts G3) mentre caso rarissimo la valutazione delle due squadre è stata inferiore ai punti (77-79 per i vincitori, 64-69 per gli sconfitti). Pur in inferiorità numerica, Cremona è stata capace di vincere G3 fuori casa (73-75 ts) ma quella è stato il canto del cigno perché la Reyer aveva perso con 89 di valutazione (contro 73, + 16!) dominando nelle ultime due gare, con 90-71 e 77-74. La valutazione è infatti lo specchio del rendimento nelle varie specialità, e il ko casalingo dei veneziani con 51 rimbalzi ma solo il 17% da3 (5 triple su 29) faceva capire che il problema maggiore era migliorare nel tiro, e nelle ultime due gare Cremona è sceso in picchiata nel tiro da 3, 4/20 (20%) in G4 e 4/25 (16% minimo della serie) in G5 nella quale i veneziani hanno segnato 10 triple su 31 e hanno sfruttato le 16 palle perse dei cremonesi, picco negativo.

ITALIANS – Come in G4, MVP Tonut decisivo (10 punti, 5r, 2re 2a Val15), 5 Mazzola con una tripla importante nell’allungo, De Nicolao decisivo nella serie con Trento ha ripetuto invece la brutta gara precedente, 0/1 2 perse, 3 falli -3 valutazione in 12. Cremona che aveva vinto il duello tricolore in G4 (27-23) ha avuto solo 7 punti, 5 di Ruzzier (1/3 1/5 da3 0/2tl 2pe 2a V1, 23′) e Bravehart-Ricci (1/1 0/4 da3 5a 2pe Val0, 22′) e l’1/9 nelle triple ha contribuito al tragico 4/25 totale.

BRAVI E CATTIVI – Il greco-americano indiscusso MVP della gara, dopo aver toccato in minimo in gara4 segnando tuttavia il canestro della vittoria, 22 punti e 22 di valutazione, si è salvato Saunders (21 punti, 19 valutazione, però nessun fallo e 1 assist). Cremona: sufficienza per Mathiang (14 rimbalzi ma nullo in attacco col solito problema nei liberi, tecnica da sgrezzare)…. il disperato tentativo di recupero è partito dal serbo Stojanovic (9 punti in 10 minuti e carattere)… tiepido Aldrige ma 3/4 nel tiro…Diener si è sacrificato giocando 31 minuti dopo i soli 4 per un problema all’alluce (10 punti, 5/6 da sotto e 0/5 da3 ma 3r e top negli assist (4)… Un discorso a parte al Drew Crawford dimezzato di questa serie, anche se la difesa urticante dei veneziani ha avuto la sua parte: 3/8 0/3 da 3 tl7/8 3r 2pe 0a V9 32′, dopo la serataccia di 48 ore prima a Venezia quando aveva sbagliato il tiro del pareggio dell’ultimo minuto e chiuso con 0/7 e 0/3 nelle triple, 2 punti dalla lunetta. Venezia: Bramos leone di San Marco: 22 punti, 3/5 e 5 triple su 9 che hanno fatto barcollare le certezze di Cremona, più 5 rimbalzi e difesa…. Fantomas-Stone invisibile in attacco (1 punto, 0/2 al tiro) ma 8 rimbalzi e figura di collegamento… Daye ha fatto pace col suo allenatore: 20 punti,6/8 2/5 da3 il migliore dei suoi, impegno difensivo e circolazione di palla (da qui i 3 assist)…Vidmar sorprendente: un muro in difesa e un riferimento in attacco… Watt: Il canestro più bello, una schiacciata in entrata, ma molto nervoso per i falli, altalenante nelle 10 gare di playoff… MTP, Most Tragic Player Marquez Haynes: per il capitano -9 , 0/2 e 0/6 da 3, o è mai entrato in partita.

NOTA NEGATIVA – Per ben 3 volte la partita è stata interrotta per il cattivo funzionamento de cronometro (precision time) e il tabellone è stato resettato…Inammissibile…Poi la partita, soffocata da un palinsesto ipercalcistico, da Rai Sport HD è stata dirottata su Rai4, canale tematico dedicato ai gialli, al sangue, alla fantascienza, sperando forse che il basket s’adeguasse… Invece è stata una gara a senso unico. Comunque Rai4 replicherà per le eventuali due ultime gare al Taliercio. Senza l’aria condizionata, d’obbligo almeno il ventaglio…. Il calendario della finale è un gioco al massacro: obbliga a scendere in campo entro le 48 ore col transfer Sassari-Venezia e viceversa, nella NBA l’intervallo è di 3 giorni.

CALENDARIO FINALE – Tutte le gare alle 20.45. G1 lunedì 10 giugno Venezia (Taliercio Marghera); G2 12 giugno Venezia, G3 14 giugno Sassari (Serradimigni); G4 16 giugno Sassari; ev.G5 18 giugno Venezia; ev.G6 20 giugno Sassari; ev.G7 22 giugno Venezia.

PRECEDENTI – Questa stagione: 2/1 Sassari ha perso in casa con Venezia 83-86 alla 21a g e vinto a Venezia 98-90 nel girone di ritorno e battuto i veneziani 89-88 nei quarti di Coppa Italia al debutto di Pozzecco che quindi è imbattuto. Totale precedenti: Venezia-Sassari, 28 gare. Casa v/p: Ve 6/7, Ss 8/5. Fuori v/p: Ve 5/8, Ss 7/6. Campo neutro: Ve 1/1, Ss 1/1.

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