
La corsa verso il titolo continentale entra sempre più nel vivo
La corsa verso il titolo continentale entra sempre più nel vivo: Grecia e Turchia conquistano il pass per le semifinali di EuroBasket 2025, confermando la solidità del loro percorso e la forza dei rispettivi leader in campo. A Riga è stata una serata di grande pallacanestro, con due sfide che hanno offerto intensità, talento e qualche momento destinato a restare negli annali.
La Turchia di Ergin Ataman ha dato spettacolo, superando nettamente la Polonia con un convincente 91-77. Il protagonista assoluto è stato Alperen Sengun, che ha scritto una pagina di storia con una tripla doppia rarissima a questi livelli: 19 punti, 12 rimbalzi e 10 assist in appena 31 minuti di gioco, un manifesto della sua versatilità e della crescita continua. Accanto a lui, il regista naturalizzato Shane Larkin ha fatto la differenza con 13 punti, 5 rimbalzi e 5 assist, mentre Sehmus Hazer ha aggiunto un contributo solido su entrambi i lati del campo. Una prova corale che conferma la Turchia come una delle formazioni più complete del torneo.
Non è stata da meno la Grecia di Vassilis Spanoulis, capace di gestire con autorità il match contro la Lituania. Dopo un primo quarto chiuso in svantaggio (19-24), gli ellenici hanno alzato i giri del motore e non si sono più voltati indietro, imponendosi per 87-76. Come sempre, il faro è stato Giannis Antetokounmpo, devastante con 29 punti e 6 rimbalzi in 32 minuti di dominio fisico e tecnico. Accanto a lui hanno brillato Vassilis Toliopoulos, prezioso con 17 punti, e il veterano Kostas Sloukas, autore di 11 punti e della solita regia esperta. La Lituania ha provato a resistere trascinata dal suo leader Jonas Valanciunas, autore di una doppia doppia da 24 punti e 15 rimbalzi, ma il muro greco è stato invalicabile.
Con questi successi, Grecia e Turchia non solo staccano il biglietto per le semifinali, ma si candidano seriamente a un posto in finale, portando con sé due storie parallele: quella di Ataman, tecnico abituato a vincere ovunque, e quella di Spanoulis, leggenda del parquet che sta già lasciando un segno indelebile anche in panchina.